«Non ci sono i presupposti per esprimere parere favorevole all’approvazione del progetto transitorio, in variante al piano regolatore, presentato da Agriflor».
In commissione Dopo la decisione negativa già espressa dalla giunta, giovedì si è pronunciata anche la commissione urbanistica del Comune – con l’astensione del Pd – in una seduta partecipata anche dai cittadini di Villa Pitignano, da tempo costretti a vivere ‘prigionieri’ in casa a causa dei cattivi odori provenienti dall’azienda che tratta rifiuti organici. Come ricordato dal vice sindaco Barelli e i dirigenti Antinoro, Piro e Marini, per il Comune di Perugia non ci sono i presupposti per esprimere un parere favorevole all’approvazione del progetto transitorio, parere espresso in vista della conferenza dei servizi del prossimo 12 giugno che dovrà decidere sulla proposta dell’azienda. Già lo scorso marzo, in sede di conferenza dei servizi, il comune si era espresso in maniera negativa perché il progetto risulta in contrasto con le disposizioni urbanistiche vigenti.
Soluzione transitoria La vicenda trae origine dalla richiesta della Provincia all’azienda, in sede di autorizzazione integrata ambientale, di presentare il progetto di adeguamento dell’impianto alla ‘Bat’, best available techniques. Nelle more di presentazione del progetto, infatti, Agriflor ha presentato una istanza con cui ha proposto un ridimensionamento della potenzialità dell’impianto a 27.000 tonnellate l’anno, rispetto alle 54.000 del progetto di cui all’AIA del 2015, definito dalla stessa come proposta di ‘soluzione transitoria’ atta a limitare i quantitativi e le tipologie di rifiuti trattati e migliorare i sistemi impiantistici di abbattimento delle emissioni in atmosfera dell’impianto di compostaggio.
Regione Già in conferenza, nel marzo scorso, il Comune di Perugia aveva espresso il parere di non conformità dell’intervento per il contrasto, anche in questa ipotesi progettuale, con le disposizioni urbanistiche vigenti. In conseguenza di ciò la Regione ha rilevato in tale sede che il progetto, in quanto non conforme a prg, deve essere valutato in variante. Ed è proprio in riferimento a tale ipotesi di variante che il Comune di Perugia oggi ha inteso confermare il parere negativo stante la non conformità dello stesso alla destinazione di piano regolatore della zona in cui ricade.
Volontà politica Ora, prossimo step, sarà la decisione del consiglio comunale cui la giunta chiede di pronunciarsi alla luce della classificazione dell’area su cui insiste l’impianto, delle premesse e delle valutazioni sopra esposte, stabilendo che, al momento, non si riscontrano i presupposti per esprimere un parere favorevole all’approvazione del progetto ‘transitorio’ in variante al Prg. «Mi preme – ha detto il vice sindaco Urbano Barelli – dare la dimensione di una presa d’atto e volontà politica della giunta di esprimere un parere negativo rispetto al progetto proposto per un insieme di ragioni, tra cui il fatto che lo stesso risulta essere transitorio quando, al contrario, una variante per definizione dovrebbe essere definitiva; inoltre per gli innumerevoli problemi emersi su questo tema negli anni che hanno costretto il Comune e gli uffici a sobbarcarsi una mole immane di attività conseguenti».
M5S Secondo Rosetti le conclusioni della delibera non appaiono, però, in linea con le premesse. «Come M5S – ha ricordato – abbiamo sempre sostenuto che quell’impianto non poteva stare in tale area essendo la stessa agricola di pregio, per questo si era richiesto al Comune di attivarsi per ricostituire le condizioni di legge. Dalle premesse della delibera emerge con chiarezza l’incompatibilità dell’impianto industriale con l’area in cui è posto; appare quindi strano che nel dispositivo si esprima un parere negativo ma solo ‘al momento’, quando appare evidente che una variante al prg in una fascia di rispetto del Tevere non sarà mai possibile».
I cittadini Secco, il commento dei residenti e del Comitato spontaneo antipuzza Villa Pitignano Ponte Felcino Bosco e Ramazzano: «prendiamo atto della determinazione della commissione urbanistica del Comune di Perugia – è il commento del legale Valeria Passeri – e auspica che il 12 giugno il consiglio comunale esprima definitivamente un parere negativo chiaro sulla variante al Prg, quale ingiusto rimedio a danno esclusivo dei cittadini».