Perugia, droga ‘di casa’ sotto il minimetrò

Alla luce del sole, un’abitazione è diventata rifugio per tossicodipendenti: pericolo reale ma anche segno di profondo degrado

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Siringhe sporche di sangue, bottiglie usate per fumare crack, rifiuti ed erbacce. Tutto alla luce del sole, in un’area aperta, accessibile anche ai bambini. Quello che abbiamo visto è agghiacciante.

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Fra stazione e minimetrò Siamo sotto la fermata Fontivegge del minimetrò, dietro la stazione ferroviaria. Ma l’accesso principale a quella che potremmo ribattezzare la ‘casa della droga’ (per non dire ‘dei drogati’) è dietro, sulla strada 75bis, proprio nel punto in cui sono da poco stati realizzati dei bellissimi murales. Un tratto molto trafficato, ma poco utilizzato dai pedoni. Ideale quindi per appartarsi. E siamo a poche decine di metri dalle tradizionali piazze di spaccio del capoluogo. Nemmeno questo è un caso: dall’acquisto al consumo in pochi minuti.

Finestre murate C’è una casa privata, con le finestre murate, senza cancello, dove è possibile accedere direttamente dal marciapiedi. Una volta era la dimora del casellante, ora è abbandonata. Ma il portone è sempre spalancato. Il fabbricato è proprio sotto la linea del minimetrò mentre dal cortile si possono vedere i treni che arrivano a Fontivegge. Non si ha subito la percezione del pericolo e questo, se possibile, dovrebbe destare allarme. Un ragazzino che dovesse passare lì per qualsiasi motivo, incuriosito, potrebbe entrare e mettersi nei guai.

Siringhe e immondizia Prima si vedono scatole vuote di medicinali (soprattutto soluzione fisiologica per iniezioni), poi, percorso qualche metro, si comincia a notare qualche ago fra le erbacce, fino ad arrivare alle mura, dove c’è un tappeto di immondizia da cui spuntano decine gli aghi di siringhe sporche di sangue. Si nota anche qualche bottiglia di plastica piegata dal calore: è una delle modalità per assumere crack. Degrado, incuria e cattivi odori fanno da contorno ad uno spettacolo raccapricciante. Un pericolo evidentemente sottovalutato, cui le istituzioni devono presto porre rimedio.

Aggiornamento

Nel giugno del 2019 trovato un cadavere

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