di P.C.
«La Sacher si farà , sarà una variazione sul tema, ma è buona come quella storica, ve lo assicuro»: a parlare è Marcella, storico aiuto pasticciera della signorina Carla. È lei – depositaria di tante ricette storiche – uno dei trait d’union fra il nuovo e il vecchio Sandri, fra innovazione e tradizione, i due concetti chiave di questa riapertura, già lungamente annunciata, che a breve si concretizzerà .
Vi1sita guidata nel laboratorio Sandri
Lunedì mattina, prima di riaprire al pubblico, Sandri ha svelto il proprio laboratorio a giornalisti e a una selezionata comitiva istituzionale in visita negli storici locali di corso Vannucci.
Perugia, Sandri riapre ma Andrei chiude | umbriaON
La promessa ai perugini: innovazione e tradizione
I tre imprenditori che hanno rilanciato Sandri cercheranno di recuperare la tradizione, con massimo rispetto dell’estetica classica del locale, rilanciando l’offerta partendo dai classici (come la famosa Sacher) e magari proponendo qualcosa di nuovo.
«Questo progetto – racconta ai giornalisti Fabrizio Rossetti – è nato ormai dieci mesi fa da un’idea di Paris Ricci, che aveva la voglia di ridare qualcosa al centro. Sandri, con la sua storia, con la sua bellezza e con tutte le sue prerogative che lo hanno reso famoso in tutta Italia. Paris ha coinvolto me e i miei figli. Mancava però l’attore principale, che si sarebbe occupato della produzione e della gestione. Insieme abbiamo individuato la persona giusta, Gianluca Rossini».
Perché la visita in anteprima
«Vi abbiamo portato qui per comunicarvi ciò che abbiamo in mente: dei locali di Sandri non ci sentiamo proprietari, ci sentiamo custodi, perché sono talmente belli che possiamo solo custodirli per i posteri. Insieme alla Soprintendenza li abbiamo catalogati e registrati. Ci sentiamo proprietari invece del laboratorio, che avrà macchine innovative». Talmente innovative che ancora non sono pronte: «Al momento i pasticcieri stanno lavorando su dei muletti (per il buffet di presentazione; ndr), ma contiamo che per la metà del mese potranno arrivare tutti i macchinari e potremo aprire».
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