Perugia, Sandri riapre ma Andrei chiude

Dopo i sorrisi per l’imminente riapertura dello storico locale di corso Vannucci, arriva una notizia negativa

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Per un locale storico che apre, ce n’è uno che chiude. Un film già visto nel centro storico di Perugia dove da anni si discute sulla disaffezione dei cittadini, sulla crisi degli esercenti storici, sulla sicurezza e sugli eventi. A Natale, salvo ulteriori rinvii, riapre Sandri: ennesimo tentativo di rimettere sul mercato il bar pasticceria più tradizionale del capoluogo. Intanto però i titolari di Andrei hanno annunciato che chiuderanno a primi del 2022.

La riapertura di Sandri

Come ampiamente annunciato nei mesi scorsi, lo storico locale di corso Vannucci riaprirà le saracinesche grazie all’impegno di tre imprenditori – Rossi, Ricci e Rossetti – che cercheranno di recuperare la tradizione, con massimo rispetto dell’estetica classica del locale, rilanciando l’offerta partendo dai classici (come la famosa Sacher) e magari proponendo qualcosa di nuovo.

La chiusura di Andrei

Pochi metri dopo, però, c’è un locale che a inizio anno abbasserà la saracinesca. Si tratta di Andrei, negozio di abbigliamento che fa parte della stira del corso. I Capaccioni, titolari dell’esercizio, hanno scritto una lettera pubblica ai clienti, spiegando come «negli ultimi 15 anni la città abbia cambiato modo di ‘pensarsi’ e di ‘viversi’, meno concentrata su corso Vannucci, si è allargata e aperta alle novità che via via ha incontrato. I confini si sono ampliati e così è diminuito l’appeal del centro storico come luogo unico di aggregazione». Il riferimento è probabilmente alla nascita di centri commerciali e altri punti aggregativi che hanno portato via le persone dal centro. Ma i cambiamenti di Perugia vanno di pari passi a quelli dell’intero mercato, con l’esplosione delle vendite online, con il dilagare della crisi economica e, da ultimo, con la crisi pandemica che ha ridotto di molto le entrate.

LA LETTERA: CHIUDONO I NEGOZI, MA DI CHI LA COLPA?

La storia di Andrei

Il negozio di abbigliamento, che negli ultimi anni aveva anche uno ‘spin-off’ culinario, con la possibilità di fare l’aperitivo nella parte superiore dell’esercizio commerciale, era nato negli anni 30 del Novecento. Aveva quindi quasi un secolo di vita. All’inizio si vendevano bottoni e stoffe, poi si è passati ai capi di abbigliamento.

A breve riapre il mercato coperto

Dopo una lunghissima attesa dovrebbe riaprire a breve anche il mercato coperto. Gli stand sono stati assegnati, sono in corso gli allacci delle varie utenze dopodiché – anche in questo caso (come Sandri) entro Natale – potrebbe arrivare il nuovo taglio del nastro. I commercianti chiedono di far presto e di concludere il trasferimento entro il periodo natalizio, per non mettere a rischio le entrate della fase clou dell’anno.

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