di L.P.
Croce e delizia dell’intera città, come ogni anno, in ottobre, Perugia diventa la capitale del cioccolato. Tantissimi gli stand che da oggi affollano corso Vannucci e le vie del centro storico per la ventiduesima edizione di Eurochocolate, la manifestazione interamente dedicata al cibo degli Dei che deve il suo nome e la sua fama al patron Guarducci.
Su il sipario Un evento «da leccarsi i baffi», come recitano il claim e la torta che è stata tagliata venerdì mattina per l’inaugurazione alla presenza anche dell’assessore allo sviluppo economico del comune di Perugia Michele Fioroni.
Anche quest’anno la manifestazione porterà per dieci giorni a Perugia tutto il meglio delle eccellenze e della tradizione cioccolatiera italiana e internazionale.
Gli eventi Tra gli appuntamenti più attesi quello di domenica, con le intramontabili sculture di cioccolato, gli appuntamenti internazionali di Eurochocolate World, la rassegna letteraria Cioccoalta con l’Autore e i vari appuntamenti dedicati ai mustacchi, protagonisti delle iniziative di punta di questa edizione. E così tra un selfie e l’altro si potrà ammirare il baffo da guinness, una gigantesca scultura realizzata dallo scultore Andrea Gaspari che trasformerà un blocco di cioccolata di oltre 3 mila chili in un baffo di oltre 4 metri di larghezza per 1,68 di altezza. E poi mostre, degustazioni, cooking show e molto altro ancora per la manifestazione più amata e odiata dal pubblico perugino.
La stranezza Già perché anche dopo il successo conseguito a Expo, dove Eurochocolate ha gestito uno dei sei cluster dell’Eposizione universale, quello dedicato al cacao e al cioccolato, Guarducci è ancora l’imprenditore meno amato dalla sua città. Nonostante il milione di visitatori che ogni anno arriva a Perugia da mezza Italia per una full immersion tra barrette e praline, l’imprenditore sa che ancora oggi, dopo 22 anni, i perugini non vedono di buon occhio Eurochocolate.
Le polemiche Colpa del traffico, degli ingorghi, di una città invasa da turisti poco interessati all’arte e alla storia, ma anche di un corso Vannucci trasformato, a detta dei più, in un grosso mercato pieno zeppo di cioccolata commerciale disponibile in un qualsiasi supermercato di periferia, il tutto a dispetto della tradizione e della qualità, cui vengono riservati spazi minimi. E così su Facebook la lamentela diventa il post più cliccato e le foto di chi si indigna per la gru che monta un palco vicino alla Fontana le più condivise di sempre.
La ‘provocazione’ Eppure, ogni anno, Eugenio Guarducci non si fa intimorire. Anzi, rilancia. E accanto all’idea della Città del Cioccolato, che da anni frulla nella mente dell’imprenditore, il fondatore di Eurochocolate ha in mente di aprire un choco-bar proprio accanto al Duomo, sotto le logge di Braccio Fortebracci, in piazza IV Novembre. Un modo di mostrare la propria riconoscenza alla città e recuperare un luogo storico oltre che di allargare il proprio business con un’attività commerciale davanti alla Fontana Maggiore.
I contratti Di certo Guarducci sa far parlare di sé. Anche bene, soprattutto dopo il recente accordo firmato dalla società di cui è a capo coi sindacati e grazie al quale quest’anno, per la prima volta, tutti i lavoratori e gli standisti di Eurochocolate saranno assunti con contratto a tempo determinato anziché pagati con i voucher.