Perugia, ospedale: tecnologia anticancro

‘APOTECAchemo’ è il robot per la preparazione sicura e controllata delle chemioterapie

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Una nuova tecnologia che permette di garantire i massimi standard di qualità e controllo per i preparati anticancro. Si chiama ‘APOTECAchemo’, il robot per la preparazione sicura e controllata delle chemioterapie, in grado di dosare i farmaci personalizzati con assoluta precisione, assicurando i massimi livelli di sicurezza per pazienti oncologici ed operatori di farmacia. Presentato martedì mattina dall’azienda ospedaliera di Perugia, collocando così, il Santa Maria della Misericordia in un network internazionale di centri d’eccellenza che utilizzano una procedura tanto innovativa.

 Leonardo Cenci

Leonardo Cenci

Una testimonianza ‘speciale’ arriva da un paziente ormai simbolo della lotta contro il cancro, Leonardo Cenci. Protagonista non solo di iniziative di solidarietà, ma di studio e conoscenza delle tematiche legate alla cura dei tumori. «Frequento l’ospedale di Perugia assiduamente e qui mi sento in sicurezza, non solo perché conosco tanti professionisti capaci, ma perché ho la certezza che qui si impiega la tecnologia più avanzata. Plaudo al fatto che grazie a questa nuova apparecchiatura il paziente oncologico viene messo ancor più in sicurezza».

 

Garanzia di sicurezza «Il sistema di cui dispone la farmacia dell’azienda ospedaliera, grazie al robot ‘APOTECAchemo’, rappresenta una garanzia di totale sicurezza per tutti i pazienti oncologici che ogni anno vengono curati nell’ospedale di Perugia», ha detto Alessandro D’Arpino, responsabile del laboratorio di galenica clinica del Santa Maria della Misericordia. «Viene inoltre garantita la tracciabilità del percorso di preparazione del farmaco e la tecnologia che adottiamo ci permette di contenere gli sprechi per farmaci notoriamente di elevato costo».

Nessun errore Sulla sicurezza per paziente ed operatore della farmacia si sono soffermati, invece, il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera di Perugia, Manuela Pioppo, e il direttore della struttura di oncologia medica, Lucio Crinò. La prima ha ricordato «il recente accreditamento ottenuto dalla farmacia dell’ospedale, a conferma della bontà delle procedure adottate». Il secondo ha sottolineato come «l’errore umano è possibile, mentre con l’utilizzo del robot questa eventualità viene annullata».

Cura attenta La nuova apparecchiatura effettuerà a regime fino a 30 mila preparazioni all’anno, che saranno utilizzate anche dalla struttura di Oncoematologia pediatrica diretta da Maurizio Caniglia. Quest’ultimo ha sottolineato come «la collaborazione tra clinico e farmacista ha raggiunto livelli che si sono rafforzati nel tempo a tutto vantaggio di una cura attenta alle esigenze del paziente». Sulla necessità di ottimizzare l’attività del robot ha parlato, invece, il direttore generale Walter Orlandi: «La macchina rispetto all’uomo non prevede pause e dunque può essere utilizzata a pieno regime, specialmente laddove ci sia una sintonia tra più centri della regione che possono usufruire del servizio».

La qualità Claudio Loccioni, presidente dell’impresa che sviluppa il sistema ‘APOTECAchemo’, ha spiegato, infine, che il loro impegno «è sempre stato rivolto alla qualità della vita su più fronti. Su quello sanitario in pochi anni siamo riusciti, grazie all’entusiasmo dei nostri giovani collaboratori ed alla collaborazione con l’ospedale di Ancona, ad affermarci nella sanità, con apparecchiature che garantiscono la sicurezza delle terapie nei migliori centri oncologici del mondo». La tecnologia ‘APOTECAchemo’ viene oggi applicata da oltre 50 centri italiani e internazionali.

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