di M.Lilla
Nulla si fa se non si è veramente convinti. Sarà forse questo il credo di un Perugia che fatica a far decollare questo mercato di riparazione 2016: tante le idee ma poche quelle che si concretizzeranno.
Obiettivo rinforzi Per il Perugia infatti non è proprio una necessità comprare, perché il mantra del presidente Santopadre è sempre stato: «Non roviniamo l’equilibrio trovato». E allora tocca starte attenti alle sirene d’allarme che vedono alcuni giocatori biancorossi sulla lista della spesa di tante squadre. Di Carmine è tra i più richiesti, ma anche Ardemagni: se si muove uno dei due allora potrebbero aprirsi scenari curiosi con addirittura un ritorno clamoroso in Italia, di quel Rolando Bianchi ora in serie B spagnola ma pronto a tornare sui campi della belpaese.
Se parte, arriva Tutto questo si avvierà solo se parte qualcuno, così come per il caso Marilungo. L’unica vera priorità in casa Grifo è la sistemazione di Lanzafame: l’ala vorrebbe andar via ma il Perugia vuole monetizzare o almeno trovare uno scambio che possa accontentare Bisoli, pronti Maiello o Scaglia. Difficile invece la situazione che porterebbe Molina in Umbria, così come l’arrivo di Bolzoni che potrebbe essere il colpo in chiusura di compravendite.
Vista lago Se il mercato imperversa l’occho pragmatico di Bisoli è puntato alla prossima sfida che vedrà il Perugia far visita al Como. La rosa sta bene e tra gli infortunati resta solo Fabinho che ha bisogno di ancora molto tempo per rientrare. Salifu e Alhassan sono qusi pronti così come Ardemagni e Del Prete tornati ad allenarsi a pieno regime. Tanti i ballottaggi, con Zebli e Rizzo che si giocano un posto in madiana e con Guberti pronto all’esordio in un trio in cui nessuno è sicuro. Sono infatti quattro per due posti Di Carmine-Ardemagni e Drolè-Zapata.