di M.Lilla
Mancano tre turni per tirare le prime somme dell’anno. Non proprio conclusioni, ma il preambolo dell’intero girone di ritorno, quello che conta di più: per il Perugia resta una tappa, ma anche un primo momento per tirare il fiato senza prima aver dato tutto con Livorno, Pro Vercelli e Vicenza.
Guardare avanti In casa ‘Grifo’ la serenità resta e le due sconfitte arrivate con squadre di vertice livellano un po’ gli entusiasmi, lasciando spazio per il ritorno a quel modo di fare che tanti punti ha portato. L’occasione di venerdì sera nell’anticipo contro il Livorno resta un’occasione d’oro per rilanciarsi: al ‘Curi’ arriverà una squadra altalenante, che però nell’ultimo turno ha fermato il Cagliari sul proprio campo, con un pareggio strappato con merito. Importante quindi non distrarsi dal trittico natalizio, una sorta di prova del nove per capire dove il Perugia riuscirà ad inserirsi in una classifica sempre più ristretta, con dieci squadre in quattro punti tra la zona playoff e la retrocessione.
Fiducia a Bisoli Il Perugia almeno fino a giovedì resta un’incognita con l’infermeria sempre in allerta e Bisoli quasi obbligato a trovare soluzioni diverse, idee che hanno stupito anche il responsabile dell’area tecnica Goretti che, ai microfoni di una tv locale, ha ribadito la sua fiducia verso al mister: «Il tecnico ha una grandissima energia che trasmette a tutti, con lui ho un rapporto diretto. Con l’Avellino mi ha stupito nel secondo tempo, con tre centrocampisti che erano molto vicini e due giocatori di fascia compresi i terzini, due difensori centrali molto alti e un attaccante di regia. Un esperimento interessante novità con ho visto in altre partite di Serie B ma anche in Serie A: una novità molto interessante. Siamo in una fase di crescita e credo nel suo lavoro».
Recuperi possibili Nulla è compromesso quindi. Restano alcuni problemi anche rispetto ai tanti infortuni che hanno caratterizzato l’ultimo periodo: Fabinho e Rizzo restano indisponibili, così come Alhassan che però potrebbe tornare almeno ad allenarsi, Salifu invece potrebbe andare in panchina ma questo lo dirà solo il campo in questi giorni. Restano quindi le certezze di sempre, con la difesa che dovrà riprendere quella calma e quell’acume tattico non percepiti con il Novara, ma che con il Bari sono crollati solo sotto il destro imprendibile di Sabelli. Altro invece dalla mediana in su, dove Bisoli chiederà ancora sacrificio a Taddei con Della Rocca e Zebli, mentre Lanzafame potrebbe essere in ascesa per giocare da mezzala; in avanti Parigini ritorna dalla squalifica. Possibile poi il ritorno di Spinazzola, mentre a parte Zapata ancora in ripresa, gli altri sono tutti pronti e in ballottaggio proprio come vuole Bisoli.