Perugia, Vecchioni incanta il ‘Morlacchi’

Un tour nei teatri per raccontare con amore una vita «di musica e parole»

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La canzone d’autore in scena al teatro Morlacchi di Perugia, grazie al gradito ritorno di Roberto Vecchioni. Una delle date del tour 2015 ‘Il mercante di luce, sulla scia dell’omonimo libro, dello stesso Vecchioni, in cui un insegnante nutre il proprio figlio malato con un cibo molto particolare fatto di poesia e mitologia greca.

IL CONCERTO NELLE FOTO DI MARCO ZUCCACCIA

Perugia Roberto Vecchioni (15)La vita «Un romanzo di una dolcezza particolare, infinita», ha affermato Roberto Vecchioni durante il concerto». È un papà che non sa cosa fare per un figlio che, purtroppo, se ne dovrà andare e che non sa nulla della vita, perché ha sempre e solo amato la letteratura greca». Eppure il padre riesce a raccontare al figlio «che la vita ha un senso attraverso la poesia». Sulla scorta di passioni e suggestioni prese a prestito dal suo fresco libro, Vecchioni ha coniugato il suo essere cantautore, scrittore e professore, giganteggiando in un teatro completamente rapito dal suo fascino.

‘L’ultimo spettacolo’ Il cantautore milanese, sul palco, è stato accompagnato dal maestro polistrumentista Lucio Fabbri al piano, violino e chitarre e Massimo Germini alle chitarre. Il concerto ha preso il via con ‘L’ultimo spettacolo’ ed è stato caratterizzato da lunghe pause in cui Vecchioni ha preso la parola lasciandosi andare a lunghi monologhi e racconti personali.

Il passato Numerosi sono stati gli episodi del glorioso passato di Vecchioni che il cantautore ha offerto ai presenti. Da ‘Il bandolero stanco’ a ‘La mia ragazza’, passando per ‘Io non appartengo più’; Vecchioni ha affermato di non ritrovarsi nella mediocrità che caratterizza gran parte della scena contemporanea. Tuttavia, a volte, un semplice gesto come quello di comporre il proprio «vecchio numero di telefono: 637053, quello di quando ero ragazzo», permette ancora oggi a Vecchioni di nutrire la speranza che una voce familiare possa rispondere all’altro capo della linea.

Perugia Roberto Vecchioni (4)Una canzone per se stesso L’intimo momento di ‘I colori del buio’, canzone che è il ritratto della vita di Vecchioni e che ne rappresenta un piccolo diario, oltre che una dedica al pubblico presente con un’emozione particolare. Questa canzone è stata scritta la stessa sera in cui Vecchioni ha composto ‘Chiamami ancora amore’. Ma, mentre quest’ultima canzone è stata scritta per tutti, ‘I colori del buio’ è stata scritta per se stesso, ma con il pubblico di Perugia ha voluto condividerla con piacere.

I ricordi più profondi Vecchioni ha anche affermato che nella propria vita di musicista «i momenti in cui andava tutto male sono stati i più importanti da ricordare», quelli che hanno lasciato i ricordi più profondi. In ‘Due madri’ la canzone dedicata alla figlia e alla sua compagna, Vecchioni canta delle due piccole avute da sua figlia a cui egli stesso fa per certi versi da padre. Scivolando verso il grande successo ‘Luci a San Siro’ e all’abbraccio finale tra Roberto Vecchioni e il pubblico del teatro Morlacchi che è stato immediato e simultaneo in ‘Samarcanda’ con il ritornello «oh! oh! cavallo» a chiudere in maniera esaltante una serata memorabile.

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