L.P.
Elette le prime dame dei rioni, mentre proseguono, incessanti, le conferenze di tipo storico ecco che, senza accorgersene, siamo arrivati di nuovo al conto alla rovescia per la prima rievocazione storica che Perugia abbia mai conosciuto.

Conto alla rovescia Mancano diciotto giorni, per la precisione e, complice il ritardo con cui è stato nominato il regista della seconda edizione, l’attore Rodolfo Mantovani, la macchina organizzativa è in pieno fermento. Ad occupare le energie di ogni rione, tra tutti, è il corteo dopo che sono stati rivisti i punteggi per i giochi che saranno essenzialmente quelli dello scorso anno. Ma, prima novità in assoluto, avrà più peso per l’assegnazione della vittoria finale proprio la realizzazione del corteo che la farà da padrone nella seconda edizione di ‘Perugia1416’.

Il regista Impegnato, giorno e notte, con le prove che vanno avanti fino a tarda serata nei cinque diversi rioni, il direttore artistico della manifestazione Rodolfo Mantovani, però, non perde l’ottimismo e, afferma che «tutti sono a lavoro per questa grande festa della città». Nessun ritardo sui tempi, assicura, in attesa di conoscere le novità che saranno presentate in una conferenza stampa dall’assessore alla cultura Severini il prossimo primo giugno. «Siamo messi bene, anche per quanto riguarda i permessi e il lavoro coordinato con le forze dell’ordine. Stanno finendo di elaborare un programma, in sintonia con i rioni, che permetterà al turista di avere subito chiaro il quadro della situazione, sia nei singoli rioni che la manifestazione in generale».

Il palio Però, qualcosa, già emerge. In primis il ruolo del palio che, per questa seconda edizione, avrà un protagonismo fondamentale. «Non si deve fare l’errore costruire la manifestazione attorno al corteo ma, al contrario, organizzare eventi e iniziative parallele al Palio per cercare di creare attenzione e coinvolgimento anche per chi non si veste o non partecipa ai giochi». Indicazioni, percorsi, prove pratiche di sfilata per un corteo che, quest’anno, prenderà il via da piazza della Repubblica per avanzare lungo corso Vannucci che sarà delimitato da transenne in legno. E poi ci sono le tre sfide, la sfilata degli atleti e i singoli percorsi dei rioni, identici a quelli dello scorso anno tranne per Porta Eburnea che, nell’ultimo tratto salirà per via Bonazzi fino ad arrivare in piazza Italia, luogo d’incontro per tutti.

I rioni Poi ci sono le caratterizzazioni, «ognuno, in modo autonomo, ha scelto di argomentare le proprie proposte. Chi si occuperà di caccia e chi di pesca, chi del mercato medievale e chi degli animali. Il tutto, però, con una particolare attenzione sia all’estetica che ai contenuti, soprattutto all’attinenza storica, ai documenti e al lavoro di studio negli archivi fatti dai singoli rioni». Allegorie, elementi scenografici, animazione per convogliare quanto più possibile la partecipazione della città. «Si sta creando una bella sinergia con i quartieri più periferici – continua Mantovani – e questo ci dà motivo di sperare in una grande festa per tutta la città, dei perugini e di Perugia».
Le taverne Tra le iniziative collaterali, molti laboratori musicali o teatrali, il lavoro sulle figure e i personaggi storici, momenti dedicati ai bambini. E poi, finalmente, le taverne. Ogni rione, quest’anno, avrà la sua, elemento fondamentale anche per arrivare all’autosostentamento economico come da indicazioni dell’assessore Severini dopo le polemiche che, nello scorso anno, hanno coinvolto la fondazione e il progetto finanziato interamente dal comune. Si mangerà in ogni rione, dunque, in stile medievale come accade in tutte le altre feste e rievocazioni in giro per l’Umbria. Chi non potrà organizzarsi, invece, perché ancora non ha una sede, si appoggerà ai ristoranti nei rispettivi territori