Piediluco, c’è chi cura i sentieri nell’ombra ma con tante soddisfazioni

L’associazione ‘Thyrus Cycling Team’ prosegue nell’opera basata solo sulle proprie forze. Ora c’è un percorso di 21 chilometri ad anello che è un vanto per il territorio

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dell’associazione Thyrus Cycling Team

La partecipazione è fondamentale per beneficiare di tutto ciò che di bello offre la mountain bike. Partecipare aiutando un’associazione sportiva nelle sue attività come l’organizzazione di un evento, ad esempio, ma anche nel cosiddetto ‘trail building’. Non si tratta solo di costruire sentieri ma anche di manutentare quelli già esistenti e magari non più fruibili a causa dei danni provocati dal maltempo. Partecipare, dunque, per restituire uno spazio che l’incuria e il disinteresse hanno sottratto alla comunità per lungo tempo.

Oggi la funzione di molti sentieri, che a volte ricalcano il tracciato di antichi tratturi montani, è quello di offrire una piacevole passeggiata in mezzo alla natura o una discesa divertente, ed in sicurezza, in sella alla propria bici. Per raggiungere lo scopo, però, è necessario non solo costruire sponde all’uscita delle curve, salti o passaggi particolari ma bisogna soprattutto imparare a gestire l’erosione dell’acqua per evitare che la strada frani verso valle. Prendersi cura dell’ambiente che ospita le nostre uscite domenicali può sembrare scontato ma non lo è affatto.

Purtroppo sono poche le associazioni impegnate su questo fronte (praticamente nessuna in ambito sportivo), tra queste la Thyrus Cycling Team che invece, da oltre un anno, è impegnata in una minuziosa operazione di recupero dell’intero patrimonio sentieristico intorno al lago di Piediluco. Una rete di percorsi che si articola dal monte della Rocca al monte Caperno, passando per la Madonna dell’Eco attraverso scorci panoramici spettacolari, che molti ternani non avevano mai visto prima. Un’operazione iniziata subito dopo il Natale 2019 ed interrotta solo durante i mesi del lockdown, andata avanti per tutta l’estate e non ancora del tutto completata. C’è sempre qualcosa da migliorare e da ripristinare, ricominciando tutto da capo, se necessario, per rimediare ai danni, come accaduto nei giorni successivi alle nevicate di inizio anno.

Un lavoro che costa tempo e fatica, che dà soddisfazione e che è oneroso sotto il profilo economico per un’associazione no profit che si è dovuta sobbarcare le spese per l’acquisto degli attrezzi e del materiale necessario. Poca attenzione anche da parte delle istituzioni alle quali, tra l’altro, nessuno aveva intenzione di chiedere aiuti finanziari, ma con le quali la Thyrus avrebbe voluto semplicemente stilare un protocollo di intesa. Anche se non c’è stato un riconoscimento ufficiale, non sono di certo mancati, invece, i complimenti dei cittadini che hanno apprezzato il lavoro svolto dall’associazione a cui si stanno aggiungendo altri volontari. Da sottolineare, inoltre, l’intesa raggiunta con la sezione ternana del CAI ed un’associazione del territorio, per collaborare insieme in progetti di promozione turistico-sportiva. Insomma un bel lavoro che sta dando i propri frutti, come dimostrano le, ormai, migliaia di persone che dalla scorsa estate sono tornate a fruire dei sentieri. Un lavoro che va nella direzione giusta in un momento delicato come questo, con un’emergenza sanitaria ancora in corso, che sta facendo riscoprire ai cittadini il piacere delle attività outdoor in un territorio dove  natura e bellezza si fondono in un’unica cornice. Un ringraziamento particolare a chi, con un gesto di gratitudine e vera umiltà, ha dato il suo importante contributo economico per le attività di manutenzione volendo rimanere nell’anonimato. Grazie anche al ‘Bar del colle’ per l’ospitalità offerta alla Thyrus.

I sentieri in questione sono il ‘611’ del monte della Rocca, il sentiero della Madonna dell’Eco (ripulito nel rispetto della normativa vigente relativa alla zps/zsc) e i due tratti della ‘via di Francesco’ Mazzelvetta I e Mazzelvetta II, da cui, oltre agli alberi caduti, abbiamo rimosso anche i rifiuti abbandonati da tempo. Tutti i sentieri sono stati integrati in un percorso ad anello di circa 21 chilometri il cui tracciato è inserito nel seguente blog.

 

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