«Polveri blu stanno ricadendo da circa venti giorni su alcune zone di viale Brin a Terni, proprio a ridosso dallo stabilimento Ast. Le risposte degli organi preposti tardano ad arrivare, mentre i cittadini impauriti pensano a provvedere di tasca propria alle analisi delle polveri. Martedì mattina mi sono recato personalmente sul posto ed ho constatato che la situazione è tutt’altro che risolta». La denuncia arriva dall’ex consigliere comunale e candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca.
La qualità della vita «Questo non è tollerabile», si legge nella nota, «la sicurezza e la salute dei nostri concittadini non possono essere costantemente esposte a potenziali rischi sanitari senza che ci siano protocolli ben rodati per rispondere entro le 24 ore a fenomeni che sono purtroppo sempre più frequenti. Terni dopo decenni di negazionismo ambientale deve ritrovare una governance che abbia al centro la qualità della vita dei suoi abitati e che sappia ridare alla politica un ruolo sostanziale e di coordinamento, di concerto all’azione degli enti preposti al monitoraggio della qualità ambientale del nostro territorio e la tutela della pubblica salute».

La risposte Per quanto riguarda lo stabilimento Ast e il suo impatto ambientale sul territorio, secondo De Luca, «dobbiamo segnare discontinuità con il passato. Nelle more di un progressivo piano ‘emissioni zero’, punto centrale della programmazione ‘Terni 2030’, è dovere delle istituzioni pretendere il massimo rispetto delle prescrizioni attraverso ‘le migliori tecnologie esistenti’ così come previsto dal decreto legislativo 155 del 2010. Per questo riteniamo sia estremamente efficace installare un impianto di videosorveglianza dei punti d’emissione per ottenere un costante monitoraggio delle attività e delle emissioni stesse. Solo così potremo controllare la reale situazione ed attivare delle azioni tempestive e risolutive. Questa rappresenterebbe una prima risposta verso obiettivi più ambiziosi».