di S.F.
L’acquisto e l’attivazione di un sistema di foto-segnalamento nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria. Il progetto vale poco più di 35 mila euro e il Comune di Terni ci prova attraverso la partecipazione ad un bando della Regione: mirino sulla polizia Locale e il tema sicurezza.
L’obiettivo e la formazione
Lavoro per la comandante Gioconda Sassi e la tenente con posizione organizzativa Manuela Schibeci, la Rup del progetto. In caso di esito positivo ci sarebbe il cofinanziamento da 30 mila euro della Regione ed i restanti 5.136 comunali con acquisto nei primi mesi del 2024. Bene, per fare cosa? «Attualmente il fotosegnalamento di soggetti privi di documenti avviene per il tramite della locale questura», viene specificato, e quindi procedere con l’attività nei locali della polizia Locale «comporterebbe un notevole risparmio in termini di tempi di esito della procedura a favore di un servizio più efficiente ed efficace». Focus anche sulla formazione del personale per incrementare il livello di specializzazione «al fine di essere ancora più incisivi nel controllo del territorio, atteso che il personale del comando di polizia Locale nello svolgimento degli ordinari servizi esterni d’istituto, con particolare riguardo all’attività di tutela della ‘sicurezza urbana’ nonché in occasioni di indagini di polizia giudiziaria, sempre più spesso, rileva fatti e comportamenti che possono configurare reati più o meno gravi a carico di cittadini sia extracomunitari ma anche di cittadini comunitari e italiani, che non sono in grado di esibire un documento attestante la propria identità , e che invece devono essere identificati in modo rapido e sicuro». Il Comune di Terni non è l’unico interessato.
I territori
Anche Amelia, Arrone, Narni e San Gemini parteciperanno al bando e tutte si appoggeranno al Comune di Terni per il ruolo di capofila. Se dovesse andare in porto la procedura, sarà l’amministrazione ternana ad avere la proprietà esclusiva del sistema. In definitiva, dunque, l’accquisto della strumentazione «consentirà di avere a disposizione del comando, durante il servizio d’istituto, uno strumento che consente l’identificazione immediata di cittadini privi di documenti e, conseguentemente, gli operatori potranno ottimizzare al meglio le tempistiche di intervento, evitando attese e l’elaborazione di atti amministrativi ( richieste, autorizzazioni ecc.) e svolgere l’intera attività investigativa in completa autonomia». Vedremo l’esito.