La polizia provinciale di Terni e quella di Perugia devono essere trattate allo stesso modo e «non sarebbero accettabili disparità di trattamento». A dirlo è il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, a Terni, Andrea Cavicchioli.

La richiesta «Nel corso della seduta del consiglio comunale di lunedì – dice Cavicchioli – e durante il dibattito sulla sicurezza, ho formalmente chiesto al sindaco, anche nella sua veste di presidente della Provincia, di adoperarsi per la salvaguardia del Corpo della polizia provinciale di Terni, che rappresenta un contingente gestibile in termini finanziari e organizzativi, particolarmente utile per la tutela dell’ambiente e della fauna, richiedendo un azione concreta nei confronti della Regione».
I fondi Secondo il capogruppo del Pd, «occorrono a tale proposito specifiche disposizioni e la necessaria provvista finanziaria per consentire all’ente di area vasta di continuare a svolgere le funzioni di prevenzione e repressione avvalendosi dell’attuale Corpo di polizia provinciale nel settore dell’ambiente ed in quelli collegati, tenendo conto delle professionalità, delle strutture e dei mezzi a disposizione, che complessivamente rappresentano un punto di riferimento per il territorio e un supporto significativo per l’attività degli enti locali e della stessa Regione in comparti rilevanti per gli interessi della popolazione».
Niente disparità In questo contesto, chiarisce Cavicchioli, «non sarebbero accettabili disparità di trattamento con la omologa realtà perugina, tenendo conto delle caratteristiche del Corpo della polizia provinciale di Terni, che lo pongono in una situazione positiva anche per la oculata politica svolta in passato che ha riguardato il numero di dipendenti destinati a questo importante servizio».