È stato discusso mercoledì mattina di fronte alla Corte dei Conti dell’Umbria – collegio presieduto da Piero Carlo Floreani – il procedimento relativo ad un presunto danno erariale di oltre 850 mila euro, connesso all’utilizzo e alla gestione del ‘Polo di innovazione di genomica, genetica e biologia’ (Polo GGB) di Terni. Ai convenuti – Francesco Bistoni, Adolfo Puxeddu, Giuseppe Aronica, Leopoldo Di Girolamo, Marco Fortunati, Nicola Avenia, Massimo Curini, Maurizio Pertichetti – il pm Enrico Amante addebita un ‘danno erariale per effetto di condotte gravemente colpose nell’affidamento dei beni e nella gestione del Polo GGB’. I soggetti ritenuti danneggiati sono gli enti pubblici partecipanti alla comunione proprietaria del Polo: il Comune di Terni (circa 540 mila euro), la Provincia di Terni (20 mila euro), la Regione Umbria (20 mila euro), l’Università di Perugia (267 mila euro) e l’azienda ospedaliera di Terni (5 mila euro). A difendere i convenuti ci sono gli avvocati Patrizia Bececco, Pier Paolo Davalli, Lietta Calzoni, Agnese Nullo, Riccardo Petroni e Maria Di Paolo. La sentenza verrà emessa nel corso delle prossime settimane.