di Sandro Piccinini
Segretario reggente Circolo Pd Piediluco
A poco più di un mese dall’inizio della stagione remiera sulle acque del lago di Piediluco, il centro di canottaggio si trova in una condizione a dir poco sconcertante: la torre di arrivo non è stata ancora completata, il campo di regata è ancora quello vecchio, la pubblica illuminazione è ancora non funzionante, le condizioni di degrado e abbandono sono ancora presenti.
Nel frattempo gli atleti della Fic, la Federazione Italiana Canottaggio, continuano i propri allenamenti a Sabaudia e se non ci fossero i pochi atleti dell’Adaptive Rowing e la nazionale rumena di canottaggio il lago, uno dei migliori al mondo per lo svolgimento di questo sport, sarebbe rimasto abbandonato a sé stesso, in un silenzio assordante e preoccupante. Mentre noi siamo in attesa di decidere cosa vogliamo fare da grandi, intanto in quel di Varese si svolgono i campionati italiani di tutte le categorie.
A Piediluco, per il momento, restano le due gare nazionali ed il memorial dedicato a Paolo D’Aloja. Poco, troppo poco per rilanciare il centro federale e per far tornare il lago di Piediluco ad essere campo di gara internazionale. Come circolo Pd di Piediluco vogliamo conoscere quali sono i progetti a breve e a lungo termine per il canottaggio che si intendono mettere in campo, con tutto ciò che riguarda anche i possibili risvolti occupazionali e non per l’intero borgo. Al momento infatti sappiamo che si sta discutendo di un progetto non definitivo che prevederebbe, tra l’altro, l’abbattimento della tribuna, del Circolo canottieri e di altre infrastrutture.
Quando, invece, servirebbe ben altro. Come ad esempio un rimessaggio per le barche, nuovi servizi igienici ed un vero e proprio piano di rilancio per renderlo attrattivo e vivo tutto l’anno, con eventi e iniziative che possano essere anche un valore aggiunto dal punto di vista economico ed occupazionale. Crediamo sia doveroso capire come si intende rilanciare il centro remiero anche e soprattutto alla luce dell’impegno che dovrebbero mettere le istituzioni anche a livello economico nei prossimi anni attraverso i fondi del Pnrr. Fondi, questi, che ci auguriamo possano essere usati in modo lungimirante e giusto e non per cattedrali nel deserto o opere inutilizzate o inutilizzabili.
È inoltre necessario quantomeno chiedere l’impegno della Fic e aprirsi anche verso l’ospitalità delle nazionali straniere, già presenti in passato a Piediluco. A tal proposito rilanciamo nuovamente il tema del recupero dell’ex scuola media, i cui locali con i fondi Pnrr potevano essere riqualificati e, perché no, messi a disposizione come foresteria per gli atleti e le loro famiglie, offrendo così nuove opportunità. Altro argomento su cui poniamo l’attenzione è quello del recupero dell’attuale campo di regata, su cui per ora non esistono progetti veri e concreti, che possano coinvolgere anche aziende ternane o umbre, riportando così sulle rive piedilucane gare importanti e sentite.
Crediamo sia ormai giunto il momento di mettere in campo un Col, un comitato organizzatore locale, in cui le istituzioni e un gruppo di persone che conosce a fondo questo sport possano confrontarsi sui problemi presenti nel centro. Il Col a nostro avviso rappresenta una risposta efficace per migliorare e far splendere ulteriormente il centro e questo meraviglioso sport. Su questo tema e su altri continueremo ad impegnarci anche in vista delle prossime elezioni amministrative.