Premio ‘Logo d’Oro’: le lettere degli infermieri ternani commuovono e fanno riflettere

‘Logo di Bronzo’ per l’OPI di Terni al concorso letterario che, organizzato dalla pro loco, ha raggiunto la 21esima edizione

Condividi questo articolo su

Sabato 25 settembre, presso la ‘Sala blu’ di palazzo Gazzoli nel rispetto delle normative anti Covid, si è tenuta la cerimonia di premiazione del 21° concorso letterario nazionale – Premio città di Terni ‘Logo d’Oro’. L’evento, ideato e realizzato dalla pro loco di Terni sotto la guida del presidente Bruno Minelli, si compone di sette sezioni: poesia in lingua, poesia in vernacolo, lettera a San Valentino o poesia d’amore, libri di narrativa, di saggistica e di poesia, in più si aggiungono i riconoscimenti per studenti, alunni, bambini e scuole partecipanti. Insomma, una manifestazione ormai consolidata da anni, sotto il segno della cultura che richiama numerosi partecipanti provenienti da diverse regioni italiane. A portare i saluti istituzionali erano presenti l’assessore alla cultura del Comune di Terni Maurizio Cecconelli e il Maggiore Andrea Longo della Guardia di finanza di Terni. La commissione esaminatrice, costituita da Bruno Minelli, Clara Cocci, Franca Ciarini, Paolo Casali e Maria Rosaria Pagano, quest’ultima assente alla premiazione, si è cimentata in un arduo e non facile lavoro di scrematura delle opere.

L’Io degli infermieri ternani

Anche quest’anno gli infermieri sono saliti sul podio aggiudicandosi il ‘Logo di Bronzo’. Il libro premiato, dal titolo ‘Concorso letterario dedicato a Florence Nightingale’, raccoglie numerose storie e testimonianze degli infermieri, che portano il lettore a riflettere sulla realtà infermieristica, resa più ardua dalla eccezionale e pesante situazione sanitaria che ha colpito il Paese in questo periodo, difficile da dimenticare. «Felice di ritirare il premio – commenta Emanuela Ruffinelli, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Terni -. Per me e per tutti i colleghi infermieri è molto importante ricevere questo prezioso riconoscimento che rende orgogliosa tutta la professione. Le lettere inviate dai colleghi ci hanno fatto toccare con mano quanto sia vario, diversificato e complesso il mondo e il modo in cui si svolge quotidianamente il nostro lavoro e quanti sentimenti, pensieri ed emozioni possano nascere ed a volte scuotere, anche violentemente, la mente e l’animo di ciascuno. Abbiamo potuto rivisitare con sguardo più ampio e riflessivo alcuni temi della vita professionale, cogliendo l’occasione, sicuramente preziosa, di ricomporre, rileggere e ridefinire l’immagine del sé professionale». La manifestazione ha dato modo di far conoscere ai presenti in sala Florence Nightingale, fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna. La commissione esaminatrice così si è espressa: «Una magnifica raccolta di lettere indirizzate a colei che è stata l’antesignana di un’attività determinante per la vita, in particolare in momenti e in luoghi dove le guerre e le malattie prendono il sopravvento sulla popolazione: Florence Nightingale […]».

Il senso profondo del partecipare

Il tesoriere dell’Ordine, Mirko Casciotta, ha letto un breve passo della lettera molto toccante, scritta da Cristina Proietti coordinatrice infermieristica della struttura complessa di oncologia medica dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni. Bellissima, dunque, l’idea di dare una voce scritta al lavoro degli infermieri sempre a contatto con la sofferenza fisica ed interiore, che può logorare, può ferire e far male tanto a sé stessi quanto a chi ci è vicino. Emerge da tutti gli scritti la consapevolezza che, al di là della malattia, ci sono un uomo, una donna, un bambino, un anziano, con il loro mondo e le loro paure, le loro speranze e i loro timori da rispettare, con cui entrare in contatto, confrontarsi e camminare insieme nei sentieri impervi di un ricovero. Emergono lo sforzo, la ricerca accurata, la fantasia e la disponibilità per trovare, per ogni singola persona, quella parola e quel gesto che aprono solo quel cuore e quell’universo singolare. Tanti sono stati i partecipanti al premio, a dimostrazione che esso, di anno in anno, in virtù della serietà di chi lo promuove, diventa sempre più ambito e meritevole di un’eco che vada ben oltre la dimensione del nostro territorio.

Emanuela Ruffinelli e Mirko Casciotta

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli