Lo scorso 18 luglio, a seguito di una chiamata al numero unico di emergenza, la squadra Volante di Perugia era intervenuta presso un’abitazione in zona Ferro di Cavallo per una lite in famiglia. Gli agenti avevano trovato in strada una donna polacca di 53 anni, scossa, impaurita e con evidenti segni di percosse al volto. Lì, aveva spiegato di essere stata aggredita dal compagno – un 29enne connazionale – durante alcune liti avvenute nei giorni precedenti, qundo il giovane aveva anche sfondato con un calcio la porta di ingresso dell’abitazione.
Il divieto di avvicinamento
Soccorsa dal 118, la donna era stata condotta in ospedale mentre il 29enne – che era in casa – era stato controllato dalla polizia e a suo carico erano emersi diversi precedenti per porto d’armi, invasione di terreni, ricettazione e danneggiamento. A seguito degli accertamenti proseguiti in questura e alla denuncia sporta dalla vittima, il giovane era stato colpito dal divieto di avvicinamento alla compagna. Ma la misura cautelare non lo ha dissuaso dal mettere in atto altre gravi condotte.
Arrestato
Nella notte fra lunedì e martedì, infatti, il 29enne – evidentemente ubriaco – ha incontrato la compagna in un bar di Ferro di Cavallo e l’ha insultata e percossa, per poi rapinarla della propria borsa. Il nuovo intervento della polizia ha consentito di individuarlo in casa della 53enne: con sé, nella tasca dei pantaloni, il ragazzo aveva le chiavi di casa e, poggiata sul comodino, c’era la borsa in pelle sottratta poco prima. Immediato l’arresto in flagrante per rapina e violazione di domicilio. In seguito il tribunale di Perugia ha applicato nei suoi confronti, oltre al divieto di avvicinamento, anche il divieto di dimora in Umbria.