di Giovanni Cardarello
Il dado è tratto, sarà la sindaca di Assisi, Stefania Proietti a sfidare, per conto del centrosinistra allargato la presidente uscente della Regione Umbria, la leghista Donatella Tesei, sostenuta dal centrodestra compatto.
In campo ci sono, a oggi, anche le candidature del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi di Alternativa popolare, corteggiatissimo da Forza Italia per entrare in coalizione, di Marco Rizzo, di Democrazia sovrana popolare, di Moreno Pasquinelli, per il Fronte del Dissenso, e Roberto Fiore, per Forza Nuova.
Ma tutto fa pensare che la partita, si vota a turno unico, verosimilmente il 17 e 18 novembre, sia ristretta a Tesei e Proietti. Proietti che ricordiamo, oltre ad essere la sindaca di Assisi è anche la presidente della Provincia di Perugia e, in caso di elezioni alla guida della Regione Umbria, come indicato dall’articolo 63 del Tuel, il Testo unico degli enti locali, decade automaticamente dalle cariche accumulate.
Ma cosa succede in quel caso? Gli effetti di un’eventuale elezione della sindaca di Assisi li spiega con dovizia di particolari l’edizione oggi in edicola del Corriere dell’Umbria. Per diversi mesi tanto Assisi, quanto la Provincia, sarebbero ‘rette’ dai rispettivi vice della Proietti ovvero da Valter Stoppini (sempre che non sia candidato anche lui in Regione) e dal sindaco di Spello Moreno Landrini.
A quel punto scatterebbe anche il conto alla rovescia per la scelta dei sostituti. Nel caso del sindaco di Assisi il voto slitterebbe alla Primavera del 2025 e i giochi per le candidature si apriranno intorno a Natale. Nel caso della Provincia di Perugia, che peraltro in autunno elegge, con le regole dell’Ente di secondo livello il proprio consiglio, la nomina del nuovo presidente slitterebbe a settembre 2025. Qui la partita invece sembra già essere iniziata e i nomi in corsa li riporta sempre Il Corriere dell’Umbria.
Si va dal vicepresidente in carica e ipotetico futuro reggente Moreno Landrini al sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, peraltro commissario del PD di Gubbio, ma sono ampiamente in corsa Luca Secondi e Roberto Ferrini rispettivamente sindaco di Città di Castello e di Piegaro. Da non sottovalutare, infine, che a Perugia da giugno c’è una nuova sindaca di Centrosinistra, una sindaca che nel caso in cui Proietti vincesse le elezioni potrebbe avere la voglia, e l’interesse politico, di conquistare anche il ruolo di presidente della Provincia per creare una diarchia, tutta declinata al femminile, per proiettare l’Umbria e il suo territorio principale verso le sfide del 2030