«Regole impossibili: per ora ci fermiamo. Ma non molliamo»

Terni – Parla Simona, titolare del ‘MeGusta’: «Cucina non adatta ad essere consumata ‘a distanza’. Ci venga restituita la dignità»

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di Fra.Tor.

«Ci abbiamo provato per un po’, ma per il momento siamo stati costretti a chiudere la nostra attività. Nonostante questo però, per Pasqua, continuiamo a ‘coccolare’ i nostri clienti». Quella di Simona del ristorante ‘MeGusta’ in via Cavour a Terni è solo una delle tante realtà che stanno subendo gravi danni da questa pandemia.

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La chiusura

«Per alcuni mesi, seguendo le direttive del Dpcm, abbiamo proseguito la nostra attività grazie all’asporto e alla consegna a domicilio», racconta Simona. «Ma il tipo di cucina che facciamo, per le fritture, per le varie salse che utilizziamo nei nostri piatti, non è adatta ad essere consumata ‘a distanza’. Le richieste cominciavano a scarseggiare e il gioco non valeva la candela. In questo momento ho deciso di chiudere, quindi, il ristorante attendendo nuove disposizioni che ci facciano ricominciare, ci auguriamo molto presto, a lavorare con dignità e rispetto per quello che facciamo».

Coccole di Pasqua

Simona è comunque abituata a «’coccolare’ i clienti e non potevo lasciarli ‘soli’ per le festività pasquali. Abbiamo, quindi, pensato di presenziare nelle loro tavole per allietare i loro palati con le nostre meraviglie siciliane: auguriamo loro una serena Pasqua e speriamo di poterli riaccogliere presto nel nostro ristorante».

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