Il post apparso sul profilo Facebook dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi è chiarissimo: «Vorrei ringraziare i volontari del PD romano che ieri hanno indossato una maglietta gialla e si sono messi a pulire Roma. Il PD continuerà a fare iniziative come questa. Del resto ricordo che la prima volta in cui abbiamo “sperimentato” le magliette gialle è stato due anni fa a Milano. Ma adesso lo faremo più spesso, non solo a Roma. Anche per questo domenica prossima, 21 maggio, le magliette gialle torneranno in azione. Sto chiedendo a tutti i parlamentari di utilizzare questa domenica per andare – insieme ai volontari dei circoli, ai consiglieri regionali di tutta Italia, agli amministratori locali, ai cittadini che vogliono darci una mano – nelle zone del terremoto. Abbiamo oltre trecento parlamentari, centinaia di consiglieri regionali, migliaia di circoli. La giornata di domenica la passeremo ciascuno in un comune diverso di quelli colpiti dal sisma. Il PD sarà in tutti i comuni. Ad ascoltare, a fare il punto, a portare la testimonianza di un impegno concreto».
L’ascolto Renzi chiarisce: «Non si tratta in questo caso di pulire, come abbiamo fatto a Roma, ma di ascoltare, di capire, di condividere. E ciascuno da lunedì riporterà a Roma lo stato dell’arte. Il Governo ha fatto moltissimo per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto ad agosto, a ottobre, a gennaio. Ma la burocrazia è sempre in agguato per bloccare, fermare, rimandare, rallentare. Questa delle magliette gialle di domenica prossima, nelle zone del terremoto, è una buona opportunità. Chi vuole darci una mano lo faccia anche se non è parlamentare: [email protected] Non dobbiamo lasciare nessun comune da solo. Dobbiamo andare ovunque, anche nei territori più piccoli che giustamente temono l’abbandono. Se ce la mettiamo tutta riusciamo a coprire ciascun comune. Avanti, insieme». Adesso si attendono le adesioni.
Forza Italia Il primo a reagire, però, è il parlamentare umbro del gruppo di Forza Italia, Pietro Laffranco: «Renzi crede davvero che i cittadini delle zone terremotate abbiano l’anello al naso, pensa sul serio di poterli prendere spudoratamente in giro mandando le sue magliette gialle, magari indossate da parlamentari, ad “ascoltare” settimane dopo che il suo PD ha già varato e votato in Parlamento i provvedimenti poco efficaci che tutti conosciamo?. Il PD doveva ascoltare per davvero cittadini, Sindaci e associazioni locali prima di fare il disastro cui stiamo assistendo. Ora è solo uno dei primi atti della lunga campagna elettorale che attende gli Italiani di qui a qualche mese, ma Renzi sappia che i capolavori dei suoi lunghi mesi a Palazzo Chigi sono ormai di dominio pubblico, come il referendum ha dimostrato».