La scuola è finita ma la protesta non va in vacanza: è quella messa in atto dai docenti, anche a Terni, contro la riforma denominata ‘La buona scuola’ del governo Renzi.
LE RAGIONI DELLA PROTESTA: VIDEO
Presidio Venerdì mattina i ‘docenti auto organizzati di Terni’ – fra cui anche diversi rappresentanti sindacali – hanno hanno messo in atto un presidio sotto la sede della prefettura con tanto di catene e bavagli per dire ‘no’ al piano dell’esecutivo. Nel corso della mattinata i manifestanti sono stati ricevuti dal vice prefetto Andrea Gambassi a cui hanno spiegato le ragioni della protesta.
PARLA UN’INSEGNANTE PRECARIA: VIDEO
Stop scrutini A ciò si accompagna il blocco degli scrutini che, secondo i manifestanti, ha raggiunto percentuali importanti in tutta la provincia, con punte del 100% in alcuni istituti superiori. «Gli insegnati italiani – spiegano i docenti sul piede di guerra -, quelli con gli stipendi più bassi d’Europa bloccati da sei anni, hanno scioperato rinunciando ad una parte dello stipendio per la difesa della scuola pubblica, contro la nefasta riforma della scuola del governo Renzi».