Ritrovato il video più antico di Perugia: «Ecco come eravamo»

Video – Realizzato nel 1914, documenta il ritorno in città e poi il funerale di Cesare Fani; si nota anche uno scorcio della Fontana Maggiore di piazza IV Novembre

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Era il 10 febbraio del 1914. Una cinepresa immortalò il rientro a Perugia della salma di Cesare Fani, politico molto noto in quegli anni, morto a Palermo cinque giorni prima. Un evento epocale per il tempo. Quel filmato, ritrovato in questi giorni dall’archivista Michele Patucca, giovane videomaker con la passione per i reperti foto/video, è stato appena pubblicato su You Tube.

Video – Ecco com’era Perugia nel 1914

Il racconto della scoperta

«È la scoperta più importante che io abbia mai fatto – dice Michele Patucca, non nuovo a simili ritrovamenti – quando mi è arrivato il messaggino di Cillian Fani, lo scorso novembre, dopo mezz’ora ero a casa sua e non volevo credere ai miei occhi: la bobina era conservata benissimo e ha un valore storico perché, oltre ad essere il più antico finora ritrovato, documenta anche un fatto storico di rilievo per la città».

Nove mesi di lavoro

Il lavoro di recupero è durato nove mesi, complice anche il lockdown. La pellicola originale (35mm, negativo scena bianco e nero) è stata restaurata, scansionata in 2K in un laboratorio romano (2048×1080 pixel) e colorizzata. La frequenza fotogrammi originale – 12 fotogrammi al secondo – è stata poi portata a 30, il formato americano usato da You Tube (in Italia è 25), direttamente da Patucca, che ne ha curato la postproduzione.

La scelta di diffonderlo a colori

La colorazione è stata eseguita con un programma che utilizza l’intelligenza artificiale. «I colori sono di pura invenzione non rappresentano quindi la realtà storica, ma sono comunque realistici», dice Michele Patucca, spiegando anche la scelta di ‘colorare’ la pellicola: «Il filmato è destinato ai giovani di oggi, per mostrare loro come era la vita in questa città un secolo fa e il pubblico di oggi, abituato ad essere inondato di colori, vede il bianco e nero come una cosa remota, passata, viceversa il colore, oltre a dare una maggiore impressione di realismo, rende il tutto emotivamente più coinvolgente. Già fa specie ed emozione vederlo in quel modo. A colori ancor di più». 

Ora una giornata di studi

Si studia ora una giornata di studio, per presentare ufficialmente il filmato: «Magari studiosi che conoscono quel periodo della città avranno pane per i loro denti, riconoscendo personaggi o anche scorci della città», dice Patucca, che ha voluto ringraziare sia la famiglia Fani sia Lorenzo Lotito, giornalista di Retesole, che ha fatto da tramite nella scoperta. 

Il pronipote di Fani: «Un regalo alla Perugia di oggi»

«È stata una scoperta fortuita di un filmato rimasto per 100 anni dentro un cassetto di casa, di cui io conoscevo l’esistenza ma non sapevo affatto cosa contenesse – racconta a Retesole Cillian Fani, pronipote di Cesare Fani, intervistato proprio da Lotito – poi, grazie ad un incontro casuale con Michele Patucca, mi è venuta l’idea di recuperare e restituire alla collettività questo cimelio che spero sia di interesse per conoscere la Perugia che fu».

Lo storico del cinema Melelli: «Evento epocale»

«Si tratta di un rinvenimento che ha tutto il carattere della eccezionalità – dice sempre a Retesole Fabio Melelli, professore di Storia del Cinema alla Università per Stranieri di Perugia – basti pensare che circa il 90% del cosiddetto cinema muto è andato perduto, quindi ritrovare un filmato del 1914 è un qualcosa che obiettivamente costituisce qualcosa di sorprendente: possiamo dire si tratti del più antico relativo alla città di Perugia, quindi il suo valore è doppio, sia nella storia del cinema sia nella storia documentaristica della città».

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