Un viaggio tra mito, tradizioni, magia e storia nel segno di Tolkien. Successo per il convegno organizzato dal Rotary club di Terni che giovedì ha visto come relatore d’eccezione il professore Mario Polia. Archeologo, antropologo ed etnografo, nonché specialista in antropologia religiosa e storia delle religioni, Polia è autore del primo saggio in lingua italiana sul celebre autore inglese e di numerosi altri scritti sull’argomento.
La scelta della sede per il convegno non è stata casuale: la sala culturale Stazione di Posta, messa a disposizione da Leda Cardillo Violati, presidente dell’associazione ‘Valorizzazione del patrimonio storico di San Gemini’, in pieno clima medievale per gli eventi legati alla Giostra dell’Arme. ‘Il mito che illumina la storia, un viaggio fantastico dalla letteratura medievale alla riscoperta delle nostre radici culturali per intravvedere gli orizzonti del nostro futuro’, il tema del convegno introdotto dalla presidente del Rotary di Terni, Margherita Cirillo.
Un cammino nella cultura e tra le tradizioni di popoli sparsi in ogni parte del mondo, mondi lontani e diversi ma con un grande filo che unisce tutti: «La memoria che è verità», ha affermato Polia. Il professore ha anche presentato il suo più recente libro dedicato a Tolkien, ‘Mitologia tolkieniana’: «Nella sua cosmogonia – ha spiegato – Tolkien non sembra inventare un proprio mito ma rielaborare sapientemente i temi tradizionali dai quali plasma una nuova narrazione che ha tutti i caratteri del mito, inteso come storia sacra fondante. In effetti, la cosmogonia del Silmarillion è il mito d’origine sulla trama del quale Tolkien intesse le opere maggiori del suo ciclo epico, in particolare Lo Hobbit e Il Signore degli anelli. Confrontando le principali tradizioni, da quella greco-romana a quella azteca, con la mitologia e la cosmogonia tolkieniane, è dimostrabile come l’opera di Tolkien, nell’ispirazione e nella poietica, sia idealmente comparabile a quella d’un Omero o d’un Virgilio dei nostri tempi, da qui si comprende perché Tolkien meriti a giusto diritto il titolo di ‘autore della tradizione’». Al dibattito sono intervenuti l’avvocato ed ex sindaco di Terni Leonardo Latini e il giornalista e scrittore Gian Luca Diamanti mentre, a fare gli onori di casa, ci ha pensato il sindaco di San Gemini, Luciano Clementella.
