Sanità: «Prenotare visite ed esami è diventato umiliante»

Un cittadino ternano: «Non è divertente pregare gli operatori allo sportello per trovare dei posti liberi per i miei genitori 80enni»

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di Fra.Tor.

«La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei parla di ‘carenze ereditate dalle precedenti amministrazioni’, ma a questi livelli di malasanità e di disservizi non ci eravamo mai arrivati. Come pazienti di questa regione siamo stanchi, avviliti, umiliati nel ritrovarci sempre più spesso a pregare i dipendenti agli sportelli Cup per ottenere il sacro santo diritto di ricevere prestazioni sanitarie in tempi rapidi e non a 100 chilometri da casa. Non è divertente stare male, non lo è per niente». Lo sfogo arriva da un cittadino ternano che scrive ad umbriaOn per raccontare due episodi che hanno riguardato i suoi genitori.

I due episodi

«Mia madre – racconta – ha 78 anni ed è in cura con olio di cannabis per dolori cronici. La terapia del dolore prevede il rinnovo trimestrale della prescrizione tramite visita degli specialisti nei locali dei poliambulatori all’ospedale di Terni. Il 10 aprile è scaduta l’ultima prescrizione e pochi giorni fa, munito di impegnativa, ho provveduto a recarmi al Cup per prenotarle la visita. La risposta è stata: ‘Ci sono solo posti disponibili a Magione o Branca, a Terni non ci da nessuna disponibilità’. Solo dopo reiterate insistenze – spiega – hanno convenuto con me che trattandosi di controllo, tra l’altro obbligatorio, era il caso di trovare qualcuno dello stesso staff che l’aveva seguita precedentemente. Risultato? Mi hanno dato appuntamento per due giorni dopo a Terni con numero progressivo 1. Ne deduco che anche questa prestazione, come altre, per pazienti magari alla prima visita a Terni, è sospesa?». Anche al padre del lettore non è andata molto meglio: «Lui ha 80 anni – prosegue – e il dottore nei giorni scorsi gli ha prescritto un ecodoppler urgente. Al Cup l’ennesimo scempio: unici posti disponibili Orvieto o Spoleto. Per Terni, anche togliendo l’urgenza, non c’era proprio nessuna disponibilità, nemmeno più avanti. Ma come fa un uomo della sua età, con un’urgenza del genere, a spostarsi in giro per la regione per fare determinti esami e controlli? Alla fine siamo stati costretti ad accettare l’appuntamento per Spoleto, lo accompagneremo ci mancherebbe, ma tutto questo è ridicolo. Non ne faccio una questione politica, ma la presidente Tesei deve smetterla di scaricare le responsabilità e agire per garantire la salute dei pazienti umbri».

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