Sanremo 2021, vincono i Måneskin

Premiate la qualità e la voglia di rock degli Italiani

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di Simona Panzolini

I Måneskin vincono la 71 esima edizione del Festival di Sanremo 2021 con la canzone ‘Zitti e buoni’, al secondo posto Francesca Michielin e Fedez, con ‘Chiamami per nome’ e al terzo Ermal Meta con ‘Un milione di cose da dirti’. La band romana ha conquistato il palco dell’Ariston con un’energia travolgente e il pubblico al televoto, stregato da una forza dirompente e con tanta voglia di rock, li ha spediti dritti al primo posto del podio sovvertendo ogni previsione. Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio bravi, belli e con lo spirito libero dei loro vent’anni sono riusciti nell’impresa storica di conquistare il successo in Italia, un Paese che non premia facilmente i gruppi musicali.

Gli esordi

Il gruppo è nato nel 2015, con una gavetta come artisti di strada, ed è arrivato al successo dopo aver conquistato il secondo posto a ‘X Factor’ nel 2017. Il loro disco di debutto, ‘Il ballo della vita’, uscito dopo il talent, ha ottenuto grandissimo successo ed è stato seguito da un tour sempre sold out in giro per l’Italia e l’Europa. Damiano, 22 anni, è il leader della band un vero frontman carismatico che si lancia in performance a petto nudo facendo pole dance.

Il nome

Il nome Måneskin è una parola danese che significa ‘chiaro di luna’ e viene da un’idea di Victoria che è per metà danese. Lei, la bassista 20enne, è l’altro perno della band, grintosa, determinata e stilosissima. Completano la formazione il chitarrista Thomas Raggi, 20 anni, e il batterista Ethan Torchio, anche lui ventenne, più timido ma ottimo musicista.

Il duetto con Manuel Agnelli

Il brano sanremese ‘Zitti e buoni’ anticipa il secondo album dei Maneskin, intitolato ‘Teatro d’ira’. Il loro mentore e coach ai tempi del talent è Manuel Agnelli che li ha scoperti a X Factor ed è con lui che hanno voluto duettare sul palco di Sanremo nella serata delle cover con una esibizione intensissima e memorabile di ‘Amandoti’ dei CCCP.

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