Nel pomeriggio di martedì un blitz delle volanti, coordinate dal commissario capo Adriano Felici, ha portato all’arresto di un 34enne marocchino che, insieme a un complice, ha aggredito brutalmente e derubato una donna.
I fatti Sono le 16 di martedì pomeriggio quando una signora parcheggia la propria auto in via Birago. Neanche il tempo di scendere che un uomo le apre lo sportello lato passeggero e cerca di impossessarsi della sua borsa con dentro 300 euro. La donna, però, reagisce con tempismo e determinazione: ne scaturisce una breve colluttazione con l’uomo che le torce l’avambraccio e si porta via il bottino.
La descrizione La vittima, però, ricorda bene il volto e l’abbigliamento del ladro. Inoltre ha notato che a pochissimi passi dalla sua auto, c’era un tipo che faceva da palo, poi fuggito insieme al suo complice. Riesce così a fornire agli agenti l’identikit di entrambi e subito inizia la doppia caccia all’uomo.
Risultati investigativi In un parco, non distante dal luogo della rapina, i poliziotti individuano uno straniero che sembra nascondersi tra la vegetazione. Si accorgono che il suo abbigliamento corrisponde a quello di uno dei rapinatori, così lo bloccano. Alla vista degli agenti, cerca di disfarsi di un telefono cellulare che però viene prontamente recuperato. Non è della donna rapinata, ma di una ragazzina derubata in un’altra occasione. Le Volanti tornano in questura col fermato per procedere nei suoi confronti.
Riconoscimento La signora derubata non ha alcun dubbio: R.A., queste le sue iniziali, è l’uomo che aveva fatto da palo. Pertanto, d’intesa col pubblico ministero Manuela Comodi, il marocchino, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e in materia di droga, viene sottoposto a fermo per i reati di rapina e di ricettazione. Emerge, inoltre, che l’individuo non ha eseguito un recente ordine di allontanamento dal territorio nazionale. In tarda serata, per R.A. si spalancano le porte del carcere di Capanne. Le indagini proseguono per individuare il secondo rapinatore.