Scuola, le lavoratrici di mense e pulizie: «Siamo allo stremo»

Terni, protesta davanti alla prefettura: «Stipendi già al minimo, nessuna certezza per il futuro»

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di F.L.

Anche a Terni e Perugia, in concomitanza con il resto d’Italia, mercoledì mattina le lavoratrici delle mense e pulizie scolastiche hanno fatto sentire la loro voce con un presidio che si è svolto davanti alla prefettura. Terminata la copertura dell’ammortizzatore sociale per l’emergenza Covid-19 – anticipata a Terni dalla Gemos, l’azienda che gestisce gli appalti – molte sono senza reddito da tre mesi. Come ogni anno vedranno ora sospesi i loro contratti a fine giugno, con la fine dell’anno scolastico, rimanendo ancora senza retribuzione (già al minimo, visto che difficilmente superano le 500 euro) e soprattutto senza una prospettiva certa rispetto ai tempi e alle modalità di ripresa dei servizi per il 2020/2021. Per questo Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti hanno organizzato la giornata di mobilitazione per chiedere «risposte concrete e tempestive». Tra queste la proroga per almeno 27 settimane degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19, la ripresa dell’anno scolastico a settembre, in presenza e in sicurezza, e misure di sostegno economico straordinario.

 

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