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Home » «Sequestrate subito cantiere Castelluccio»

«Sequestrate subito cantiere Castelluccio»

di Simone Francioli
7 Giugno 2018
in Attualità, Dal territorio, In evidenza, Terremoto 2016
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
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di Sauro Presenzini
presidente Wwf Perugia

Dopo avere inutilmente atteso le rassicurazioni scritte, da parte della politica e della Protezione civile circa la certezza dello smantellamento dell’ecomostro che si sta costruendo a Castelluccio di Norcia (ovvero l’enorme centro commerciale che si trascinerà dietro, aree di servizio, parcheggi ed altri sbancamenti, anche per l’allargamento della carreggiata), altro non è rimasto che denunciare alla procura della Repubblica di Spoleto la costruzione edilizia (che sta di ora in ora crescendo), circostanziando alla procura sostanzialmente le medesime argomentazioni giuridiche e presunte violazioni di legge, che ha già visto e condotto la stessa procura, a sequestrare il centro polivalente di Ancarano con il conseguente rinvio a giudizio del sindaco Alemanno, per diverse ipotesi di reato.

Senza le garanzia scritte, circa il suo immancabile smantellamento (terminata la fase della ricostruzione), senza un progetto esecutivo inerente la cessazione e smantellamento dell’opera (che gli ambientalisti hanno subito bollato come ‘ecomostro’), senza una fideiussione che garantisca che terminata la ricostruzione, il paesaggio venga garantito e lo stato dei luoghi venga ripristinato, suo malgrado al presidente del Wwf Perugia Presenzini, altro non è rimasto che ricorrere alla giustizia penale, ipotizzando a carico di ignoti, numerose violazioni di legge, abuso ed eccesso di potere, errata interpretazioni delle norme, abuso edilizio, deturpamento e distruzione di bellezze naturali, danno ambientale, e numerose altre ipotesi ora al vaglio della magistratura.

Se questa arroganza della politica, non ha avuto nemmeno l’educazione di rispondere, anche con un no, beh allora è ora giunta l’ora di affidarsi alle carte bollate. Il Wwf di Perugia, ha conferito incarico all’avvocato Valeria Passeri, vicepresidente del Wwf di Perugia, di agire in tutte le sedi, con ogni mezzo e in ogni modo, per bloccare l’ecomostro che distruggerà per sempre ‘l’ottava meraviglia del mondo’ chiedendo alla procura della Repubblica di Spoleto l’immediato e urgente sequestro penale del cantiere, non solo, anche ricorrendo per la parte amministrativa, anche al Tar Umbria, chiedendo la trattazione con urgenza previa sospensione dei titoli a costruire, l’apertura di un fascicolo per danno erariale alla Corte dei Conti individuando i funzionari responsabili; per verificare ed eventualmente imputare la somma ritenuta congrua, quale grave e irreparabile danno d’immagine al corretto agire della pubblica amministrazione se ne ravvisi i presupposti, ed ancora, l’invio di tutto il fascicolo ‘accusatorio’ anche alla commissione della comunità europea, visto che gran parte dei fondi per la ricostruzione sono stati garantirti ed erogati proprio con fondi comunitari, chiedendo aprire una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia circa l’ipotetico impiego di fondi europei per opere che ad oggi sono state giudicate in casi analoghi (almeno fino a questa fase), abusive, come nel caso di Ancarano.

‘La storia si ripete – commenta Valeria Passeri – e il tutto si verifica sol perché questa politica, seppur reiteratamente sollecitata, non ha avuto mai intenzione di fissare e di garantire, i tempi dell’immancabile cessazione /dismissione della contestata opera. Eppure sarebbe bastato poco’.

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