Sisma, arriva a Norcia principessa del Kuwait

La delegazione è stata ricevuta da Catiuscia Marini e dal capo della Protezione civile Borrelli «per mostrare vicinanza alla comunità»

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Una delegazione ‘regale’ dell’emirato del Kuwait è arrivata intorno alle 10.30 a Norcia, giovedì mattina, per una visita delle zone colpite dal sisma. La principessa Sheikha Amthal Al Ahmad Al Jaber Al Sabah, presidente del centro del Volontariato del paese e l’ambasciatore del Kuwait in Italia, Sheikh Ali Khaled Al Jaber Al Sabah,  sono accompagnati dal  Capo dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli e dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

La principessa del Kuwait col sindaco Alemanno

La visita a Norcia, per mostrare solidarietà e vicinanza alla comunità colpita, rientra in un progetto di collaborazione per rafforzare e approfondire la cooperazione tra il Kuwait e l’Italia nell’ambito di un programma a sostegno delle attività di protezione civile e di scambio di buone pratiche nel campo del volontariato e della gestione emergenziale. La delegazione, arrivata nel centro storico passando per Porta Romana, si recherà poi all’ospedale e nei siti dove sono installate le Soluzioni abitative d’emergenza (Sae). Ci sono anche l’assessore regionale alla Salute, coesione sociale e welfare, Luca Barberini, il dirigente della Protezione civile regionale, Alfiero Moretti e il sindaco della città, Nicola Alemanno.

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L’asilo La visita è poi proseguita all’asilo nido lo Scoiattolo, quello da poco riaperto, in cui la principessa ha incontrato i bambini e le insegnanti, assieme ai parenti dei più piccoli, e ha consegnato loro alcuni doni di Natale. Un momento intimo e sincero, impreziosito dai grandi sorrisi elargiti dai bambini di una comunità duramente colpita ma che non ha mai smesso di lottare per continuare a vivere una quotidianità.

LA PRINCIPESSA ALL’ASILO – IL VIDEO 

Volontariato La principessa ha incontrato Angelo Borrelli già mercoledì, nella sede del dipartimento della Protezione civile a Roma. «Lo spirito del volontariato è profondamente radicato nella cultura kuwaitiana e islamica – aveva detto – così come nella storia e nella tradizione italiane. Saremo lieti di approfondire l’esperienza organizzativa del sistema di protezione civile italiano per farne tesoro e ci auguriamo che questa occasione di scambio prosegua in un percorso mirato alla firma di un protocollo d’intesa tra i nostri due paesi». Il Capo della Protezione civile aveva ricordato che in Italia «il volontariato è la colonna portante del sistema di protezione civile, con oltre 6.000 organizzazioni di volontariato e 800.000 iscritti».

La notizia del terremoto «Io e l’ambasciatore del Kuwait in Italia abbiamo mandato una nota al nostro paese per lavorare a iniziative di solidarietà verso questa terra, perché ciò avvenga e perché ci sia una collaborazione tra noi e l’Italia» ha detto la principessa Sheikha mentre era in visita delle zone colpite dal sisma. «Da noi non è neanche arrivata la notizia di questo terremoto – ha detto, rispondendo alle domande dei cronisti – quando ho saputo cosa era successo a questa zona dal nostro ambasciatore mi sono interessata e ho cercato di capire come funziona il coordinamento tra volontariato e le istituzioni dello Stato. In quanto presidente del Centro del volontariato del Kuwait, voglio avere un’idea di come si coordina il volontariato quando accade una calamità di questo genere».

Marini «In tutti questi mesi in Valnerina c’è stata grande attenzione a livello internazionale. La visita dell’alta rappresentante del Kuwait mostra anche questo e forse produrrà anche atti che potranno essere utili alla realizzazione dei progetti della ricostruzione» ha commentato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. «Gli aiuti di carattere internazionale vengono definiti dal Governo italiano e dal ministero degli Affari esteri, che valuteranno le modalità di aiuto» ha aggiunto, lasciando intendere che non è escluso che possano concretizzarsi iniziative di solidarietà. «Siamo molto grati per la sensibilità che l’alta rappresentante dello stato del Kuwait ha mostrato verso la popolazione, come ha vissuto l’emergenza, come sta vivendo nelle casette e come sono organizzati i nostri servizi sanitari in questa fase in cui l’ospedale di Norcia è in gran parte chiuso. Questa visita, concordata con il Governo italiano e con la Protezione civile nazionale – ha spiegato poi – è per noi di particolare importanza, mostra l’attenzione di un Paese così importante come il Kuwait alle vicende che hanno coinvolto la popolazione di Norcia e dell’Umbria. La solidarietà è stata fortissima ma è importante che si mantenga viva un’attenzione nella fase della ricostruzione, che interessa la comunità, le case, gli edifici adibiti ad attività economiche ma riguarda anche gli interventi che dobbiamo fare sui servizi sanitari, ospedalieri e sui beni culturali».

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