Sisma, Marini: «Soldi per Cas ci sono»

Botta e risposta, in consiglio regionale, tra Liberati (M5S) e la presidente Marini che assicura: «Entro marzo consegnate tutte le casette»

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Ritardi nella consegna delle casette, cooperative investite della fornitura dei Sae e contributi per l’autonoma sistemazione che non sono mai arrivati ai cittadini.

La seduta di martedì del consiglio regionale

M5S all’attacco Torna a punzecchiare, con forza, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini la nuova, ennesima, interrogazione sull’emergenza post sisma il gruppo 5 stelle in consiglio regionale. Un’interrogazione per capire i motivi dei ritardi dopo la richiesta, avanzata nei giorni scorsi di dare il via a una commissione d’inchiesta che faccia luce sulle trombe ombre di questa gestione. «Dovevano essere pronte già 600 casette – afferma Andrea Liberati – ma ne sono state consegnate appena 18. Occorre una parola ferma, da parte della Regione, nei confronti del governo centrale perché in ballo ci sono le condizioni di vita di migliaia di cittadini».

Andrea Liberati

I Sae «A Liberati mancano le informazioni», ha esordito la presidente Marini in risposta agli interrogativi, durante la seduta straordinaria del consiglio regionale di martedì che ha fornito lo spunto per chiarire la situazione e fare il punto sui moduli abitativi e i ritardi nelle consegne.  «Alla realizzazione dei Sae, vere e proprie abitazioni, partecipano tre soggetti – ha chiarito la Marini – i comuni che devono individuare le neccesità per ogni territorio comunale, i luoghi dove si installano, le aree da urbanizzare. Quando questo lavoro è completato, d’intesa con la Regione si provvede all’urbanizzazione e tramite affidamento si affidano i lavori per completare le opere di urbanizzazione».

I piani Ma, prima di tutto questo, c’è il piano da realizzare in base alle esigenze di ogni singola amministrazione. «il primo piano, elaborato dopo il 24 agosto è stato definito già a ottobre». Come ha ricordato il commissario straordinario per la ricostruzione Errani da quando i comuni comunicano il proprio fabbisogno, dal momento che, ad esempio, solo nel comune di Norcia ci sono 22 diverse aree di urbanizzazione in frazioni distinte, poi ci sono tempi tecnici, necessari, per completare le opere di urbanizzazione di quelle aree. «Qualche comune ha fornito i piani a dicembre, qualcun altro a gennaio, da quel momento in poi ci vogliono almeno 7 mesi per l’urbanizzazione. Al 24 agosto il fabbisogno era di 99 casette, dopo che i comuni hanno individuato le aree ed è stato elaborato il piano, ora le casette sono in consegna e saranno disponibili già da marzo».

La presidente Marini

Il sistema «Ricordo, poi, a Liberati, che le casette consegnate non sono 18, bensì 38. Dal momento della consegna i cittadini poi devono provvedere a fare gli allacci dell’Enel perché quella è ormai casa loro». Cascia, Preci, Norcia, tutti i comuni devono ancora finire di comunicare ed elaborare i piani per i luoghi in cui dovranno essere installate le casette dopo il sisma del 30 ottobre, quindi si proseguirà secondo il piano di lavoro. Quanto alla prima tranche, il primo blocco di 100 è stato realizzato entro il 18 febbraio, le seconde 100 a inizio marzo e il terzo con 360 casette entro la fine del prossimo mese. «Le casette realizzate da noi – ha sottolineato la Marini – sono state consegnate in 4 mesi e mezzo, grazie alla collaborazione tra Regione comuni e Protezione civile regionale. Mi sento di affermare che questo è il miglior sistema di gestione delle emergenza che abbiamo visto».

Il bando Nel suo discorso, poi, la Marini non manca di attaccare le «facili strumentazioni in cui Liberati mostra tutta la sua abilità. Lei ‘butta cacca nel frullatore’, mi si passi il termine – attacca la presidente – perché sa bene che le casette non sono di competenza della Regione. E’ stata fatta una gara nazionale a cura di Anac e Protezione civile e i comuni interessati ricevono una fornitura fatta dalla protezione civile». Toni concitati, quelli della presidente e del Movimento cinque stelle. «Siamo tutti siamo interessati a capire bene le dinamiche di quel bando – ha concluso Liberati – nessuno mette in discussione la fedina penale personale, ma ci sono motivazioni di ordine morale da approfondire. Faremo tutto quello che è nelle nostre competenze per chiarire quanto sta accadendo».

Cas Per quanto riguarda il contributo per l’autonoma sistemazione, la Marini ha ricordato che i fondi ci sono e vengono erogati dai singoli comuni i quali dispongono già di tutte le risorse finanziarie necessarie e che, previa verifica dei requisiti, provvedono a erogare i fondi in base ai dati disponibili e alle modalità scelte in autonomia. «Il ritardo nei pagamenti è stato solo a Norcia, dove abbiamo fatto da supporto all’amministrazione comunale per aiutare a sveltire pratiche, è il comune che ha bisogno di essere più supportato.  Ricordo poi – ha concluso la Marini – che accanto alle soluzioni container realizzate dalla Protezione civile, sono previsti ancora posti letto in albergo, mentre le sistemazione alternative non comportano l’erogazione del Cas. Verificheremo che non ci siano soluzioni alternative e cas, questo lo faranno i sindaci, non è competenza né della Regione né del Commissario straordinariov. 

 

 

 

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