Sorrisi scaccia-querele, pace fra gli assessori

Terni, Dominici vs. Bertocco per qualche frase riferita. Tutto è rientrato anche se il sindaco ha dovuto tappare un’altra falla

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di F.T.

Uno tiene a due mani i cordoni della borsa e l’altra rappresenta, oltre che i lavoratori dell’ente talvolta messi in discussione, una voce di spesa fra le tre più importanti di palazzo Spada. Poi ci sono gli aspetti personali, caratteriali, forse alla fine anche politici (la – non – alienazione delle farmacie?, ndR) che li pongono, se non proprio su due sponde diverse, quantomeno a ‘distanza di sicurezza’. Da questo mix sarebbero deflagrate le tensioni fra gli assessori comunali Fabrizio Dominici (bilancio) e Sonia Bertocco (personale). Che poi ci sia stata una querela – magari rimessa nel giro di pochi giorni – lo sanno i diretti interessati e i rispettivi legali. Certo l’idea al primo era balenata. Ma alla fine pare – chi ha più buonsenso lo usi, si dice – che non se ne sia fatto nulla.

Sorrisi per la ‘pace’

A lanciare la molotov era stato il quotidiano Il Messaggero nell’edizione ternana di martedì mattina. Poi i due componenti dell’esecutivo – i maligni intravedono più che altro sorrisi forzati – si sono pure fatti fotografare insieme e, con la benedizione del sindaco-pastore che di tanto in tanto corre qua e là a tappare qualche ‘falla’ o a riprendere chi se lo merita, la cosa è rientrata. Con nota secca e netta che scaccia temporali di fine estate e scosse telluriche.

Avanti insieme

Ma la tensione estiva c’è stata e sarebbe da ricondurre ad un contesto privato, non abbastanza privato evidentemente, in cui l’assessore al personale avrebbe – a giudizio di chi quelle cose l’ha sentite e poi riferite – messo in discussione le competenze del collega al bilancio. Apriti cielo: «Io la querelo» avrebbe tuonato il secondo in qualche corridoio e stanza del palazzo, sentendosi evidentemente toccato da quanto – si badi – riferito. Lui che in fin dei conti sta qui a Terni quasi per ‘missione’, avendo un’attività avviata, importante e dai numeri decisamente interessanti in quel di Rimini. Il resto è ciò che si sa, concluso da una foto sfuocata e una falla tappata. Cose che capitano.

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