Spoleto, 13 luglio 2018
Il Festival di Spoleto 61 è alle sue battute finali, ma abbiamo ancora tanto da raccontarvi. Giovedì sera, successo di pubblico per il debutto di ‘Bells and Spells’ che ha visto salire sul palco del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti la nipote di Charlie Chaplin, Aurélia Thierrée, diretta dalla madre Victoria Thierrée Chaplin.

Noi non potevamo mancare e quello a cui abbiamo assistito è uno spettacolo davvero irresistibile. In scena, illusioni ottiche e trucchi, molto semplici in realtà, ma capaci di catturare l’attenzione del pubblico che, più volte durante lo spettacolo, si è lasciato andare a lunghi applausi. I personaggi, a partire dalla cleptomane interpretata dalla Thierrée, sono tutti decisamente bizzarri: dal maggiordomo che si aggira sul palco con una piccola sedia fissata sul capo, alla donna senza testa, al cane di razza carlino con la testa umana, e tante altre stramberie che ci hanno conquistato. Lo spettacolo, un ibrido fra teatro, danza e circo, è interamente visivo, non ci sono dialoghi, è il corpo che parla senza usare parole. Tutto, sul palco, appare surreale: sparizioni, repentini cambi di abito, niente è quello che sembra, ed è per questo che ci piace.

Oltre a ‘Bells and Spells’, che resterà in scena fino al 15 luglio, oggi debutteranno al Festival di Spoleto ‘Dopo la prova’, di Ingmar Bergman con Ugo Pagliai e Manuela Kustermann, e ‘Old Friends’, una serata di danza al teatro romano con protagonista la compagnia Hamburg Ballett del coreografo John Neumeier: un collage di brani che esplorano i mutevoli cambiamenti delle relazioni umane su musiche di J.S. Bach, F. Chopin, F. Mompou e Simon & Garfunkel.