Spoleto, presentati gli ‘Itinerari nella storia’

Una raccolta che descrive il patrimonio sentieristico della Comunità Montana

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Quasi 600 siti archeologici censiti – 595 per la precisione -17 comuni ‘studiati’ (Assisi, Bastia, Bettona, Bevagna, Campello Sul Clitunno, Cannara, Castel Ritaldi, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana, Montefalco, Nocera Umbra, Spello, Spoleto, Trevi, Valtopina) per una superficie di oltre 1600 chilometri.

La raccolta Da tutto questo è scaturita ‘Itinerari nella storia. Percorsi archeologici in Valle Umbra’, la pubblicazione frutto di un progetto di conoscenza e valorizzazione condotto dalla Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio con la collaborazione di archeologi competenti e di associazioni archeologiche operanti nel territorio.

Il turismo Nella mattina di sabato, il palazzo Mauri di Spoleto ha fatto da cornice alla presentazione di questo lavoro che, spiegano i curatori «risponde a molteplici obiettivi che vanno dalla valorizzazione turistica del territorio alla scoperta di storia di questi suggestivi luoghi. Infatti, gli itinerari censiti proposti possono essere l’occasione per prolungare il soggiorno in questa area dell’Umbria, facendo assaporare al meglio paesaggio e cultura, proponendosi come agile guida per turisti ed escursionisti, ma anche come utile strumento di conoscenza del territorio per studenti e studiosi».

Gli obiettivi Alla presentazione ufficiale erano presenti, tra gli altri, Domenico Rosati, Commissario della Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio rappresentanti della Giunta comunale di Spoleo, Giuliano Nalli, Amministratore unico Agenzia Forestale Regionale, Gianpiero Fusaro, Presidente GAL “Valle Umbra e Sibillini, l’archeologo Altamone della Soprintenenza per i beni archeologici dell’’Umbria di Perugia. «La carta – ha detto Nalli – costituisce una importante offerta sentieristica del territorio della Comunità Montana. Si è voluto integrare il finanziamento del Piano di sviluppo locale del Gruppo di azione locale ‘Valle Umbra e Sibillini’ con ulteriori fondi a disposizione dell’ente al fine di chiudere l’informazione sull’intero territorio rappresentato»

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