Statizzazione Briccialdi Terni, doppio accordo: c’è anche cessione di beni da 182 mila euro

Due convenzioni pronte con coinvolgimento di Mur, Comune ed istituto musicale. Posizione debitorie a zero. Atteso l’ok del consiglio il 4 luglio

Condividi questo articolo su

di S.F.

La base di tutto è il decreto in combinata dell’allora Miur e del Mef del 22 febbraio 2019. Sono trascorsi tre anni e il processo di statalizzazione del Briccialdi è quasi perfezionato: per questo motivo è pronto un doppio accordo tra le parti che, tra i punti principali, prevede la cessione in proprietà all’istituto di beni mobili e strumentali per un valore di quasi 200 mila euro. Non l’unica novità che emerge.

LE DUE CONVENZIONI PRONTE PER LA STATIZZAZIONE – DOCUMENTO
STATIZZAZIONE BRICCIALDI, ARRIVA ROBERTO ANTONELLO

Letizia Pellegrini, numero uno del Briccialdi

Perché si fa

Come noto il percorso di statizzazione – se ne è parlato molto tra polemiche e problematiche varie – è formalmente iniziato nel 2019. Poco prima, nel dicembre 2018, c’è stata la convenzione tra Comune e Briccialdi di durata biennale, poi prorogata nel novembre 2020. Il ministero si è rifatto vivo nei mesi scorsi per aggiornare la situazione in merito al famoso decreto dell’inverno 2019 in vista della statizzazione dell’istituto: della questione se ne è occupata in prima battuta la dirigente all’istruzione Donatella Accardo. Ed è in questa fase che l’inventario dei beni mobili è stato stimato in un valore da 182 mila euro: dovrebbe passare tutto in mano al Briccialdi. Lato Mur – Ministero dell’università e della ricerca – è la dirigente delle istituzioni della formazione superiore Marcella Gargano ad essere coinvolta nel procedimento, mentre il responsabile dell’iter per l’amministrazione è Stefano Marinozzi.

LA PROROGA DELLA CONVENZIONE NEL 2020: TARDA LA STATIZZAZIONE
SETTEMBRE 2019, INTEGRATA L’ISTANZA PER LA STATIZZAZIONE

Donatella Accardo

L’esborso economico e debiti a zero

Non solo. C’è l’input per imporre un limite temporale al contributo – sostegno costi, funzionamento e gestione spazi – da 50 mila euro annui per un massimo di 24 mesi. Inoltre sponda comunale viene specificato di inserire nella convenzione o negli accordi attuativi «l’impegno dell’Istituto a garantire eventi pubblici e gratuiti per la comunità, prevedere una riserva a studenti in qualità di soggetti fragili indicati dai servizi sociali del Comune di Terni e l’esenzione della retta, oltre a collaborazione ad eventi presso le strutture educative comunali». E le posizioni debitorie? L’Istituto ha aggiornato il quadro della situazione mettendo nero su bianco che non ne sussistono. Zero dunque. Tutte le indicazioni, osservazioni ed integrazioni devono essere inviate alla direzione generale del ministero ed ecco perché l’atto sarà in discussione prima in II commissione e poi in consiglio: la delibera di approvazione riguardante la statizzazione è propedeutica alla sottoscrizione della nuova convenzione. «Si ritiene necessario evidenziare – la missiva della Gargano delle scorse settimane – che al momento non sono state accolte negli schemi di convenzione le eventuali riduzioni del contributo finanziario assicurato dagli enti locali rispetto agli impegni iniziali riportati nell’istanza di statizzazione». Con tanto di pressing a chiudere il cerchio entro giugno.

«MANTENGA LA SUA AUTONOMIA»
IL RINNOVO BIENNALE DEL 2018

Doppia proposta ed impegni

Le convenzioni in ballo sono due. La prima coinvolge Comune, Mur e Briccialdi (schema di convenzione per la statizzazione), la seconda solo palazzo Spada e l’istituto musicale per disciplinare i rapporti nell’ambito della manutenzione ordinaria/straordinaria degli immobili, le utenze e le responsabilità. Il ministero – si legge nella bozza di convenzione – provvederà a seguito della statizzazione «a sostenere gli oneri per le spese del personale rientrante nella dotazione organica e ad assegnare le restanti risorse destinate alle istituzioni Afam statali». Il Comune assicura l’uso gratuito di palazzo Giocosi-Mariani (la stima annua è di 88.836 euro l’anno, mancata entrata per 99 anni per l’amministrazione), la cessione in proprietà al Briccialdi dei beni mobili e strumentali e l’erogazione all’istituzione statizzata per 50 mila euro l’anno. Il via libera del consiglio comunale è atteso per il 4 luglio: «Si tratta di una seduta impegnativa dal punto di vista amministrativo – le parole del presidente dell’assemblea Francesco Maria Ferranti -, ci tengo a sottolineare la statalizzazione dell‘istituto musicale Briccialdi. Finalmente arriviamo all’atto conclusivo di un percorso che consentirà ad in eccellenza culturale di indiscussa capacità formativa di proseguire in serenità la sua attività in questo territorio. Dall‘inizio del mandato questa amministrazione ha lavorato ad accompagnare il Briccialdi verso la stabilizzazione, anche investendo risorse finanziarie nonostante il dissesto ereditato».    

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli