Tamponi Tuteri a Mugnano: «Si crea una disparità»

Perugia – Le opposizioni in consiglio comunale attaccano il vice sindaco che, da medico, ha effettuato 80 test fra i cittadini: «Giusto avere a cuore la salute altrui ma è una risposta ‘a spot’»

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dei gruppi consiliari Partito Democratico, Idee Persone Perugia, Rete Civica Giubilei
Consiglio comunale di Perugia

I cittadini di Mugnano hanno manifestato la loro preoccupazione per i contagi rilevati nella scuola tra gli alunni e il personale docente; una preoccupazione più che legittima visto che i tempi di attesa per un tampone sono sempre più lunghi, ormai gli asintomatici non vengono neppure tamponati e i ragazzi rimandati a scuola dopo 14 giorni senza un tampone di controllo.

I cittadini si sono fatti giustamente sentire dall’amministrazione comunale che però ha risposto con un’azione a dir poco inopportuna, e non perché non fosse giusto soddisfare le richieste di famiglie e insegnanti preoccupati per la propria salute e quella dei propri cari, ma perché ha dato una risposta parziale a un’esigenza che è di tutta la città, di tutta la regione. Creando anche delle inaccettabili disparità tra i cittadini.

L’assessore, vicesindaco, Tuteri, di professione pediatra, ha infatti eseguito 80 tamponi recandosi lui stesso nella frazione e ha effettuato questa operazione senza tutti i presidi di protezione sanitaria previsti dal protocollo. Le foto che sono apparse nei quotidiani lo ritraggono infatti in giacca, sì con visiera e mascherina, ma senza tuta. Un’azione come questa suscita non poche domande. Ci chiediamo innanzitutto a quale criterio, a quale strategia di sanità pubblica risponda. Perché una solo scuola? Perché solo una frazione e non tutte le altre?

Ci auguriamo non sia stata adottata una scelta motivata esclusivamente dalla domanda di aiuto di alcuni cittadini, perché, malgrado sia lodevole sostenere le richieste di una comunità, un’amministrazione pubblica non può dare risposte spot a qualcuno senza pensare di dover dare lo stesso servizio domani ad altri che legittimamente avanzeranno le stesse istanze. Un’amministrazione capace, soprattutto in un momento di grande incertezza e difficoltà come quello che stiamo vivendo, deve pianificare, deve agire seguendo linee guida precise.

E i tamponi? Non è del tutto chiaro da dove provengano e chi li abbia analizzati, ma soprattutto con quale criterio ‘scientifico’ si sia scelto di adoperarli in un contesto piuttosto che in altri, magari altrettanto in difficoltà. E se certo riteniamo che l’investire sulla salute dei cittadini non sia mai una scelta sbagliata, crediamo anche che la politica debba avere un obiettivo di ‘salute pubblica’ definito e debba perseguirlo con serietà ed efficacia.

Crediamo invece che l’azione del vicesindaco Tuteri abbia messo in luce tutta l’inadeguatezza della gestione da parte della (sua) giunta regionale di questo momento di emergenza. Non si può pensare di sopperire a gravi mancanze con azioni isolate che rischiano di creare false aspettative in una comunità già fortemente provata e disorientata.

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