C’รจ una certa confusione – e diversi hanno giร messo mani ai portafogli – attorno alla questione-Tari nel cosiddetto ‘cratere’ del sisma del centro Italia, quel territorio a cavallo delle regioni Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo che comprende 131 comuni – per cui restano validi i benefici sanciti in origine e quindi ribaditi attraverso il cosiddetto ‘decreto terremoto’ che ha prorogato fino al 16 gennaio 2019 la sospensione del versamenti tributari e contributivi per i cittadini.
In diversi di questi comuni – ed anche in Umbria, ad esempio a Norcia ma pure nel ternano – i residenti si sono visti recapitare, nelle scorse settimane, le cartelle della Tari. Fra loro c’รจ chi ha pagato (anticipando in qualche modo ciรฒ che sarร ) ma pure chi, a fronte della richiesta di informazioni all proprio ente, si รจ sentito rispondere che ยซnon si tratta di bollette indicative nรฉ perentorieยป. Da qui la confusione che i comuni, nella maggior parte dei casi, non hanno contribuito finora a togliere di mezzo.