Teatro Verdi Terni, chiusa la revoca Krea

Palazzo Spada mette fine alla storia iniziata nel 2014: via anche la procedura per il collaudo. Riconosciute spese per circa 15 mila euro: per il ‘danno emergente’ si attende il Tar

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di S.F.

L’udienza al Tar dell’Umbria incombe e il Comune non poteva permettersi di perdere altro tempo perché la documentazione deve essere messa a disposizione dei magistrati amministrativi. I tecnici di palazzo Spada hanno chiuso l’iter per la revoca della gara d’appalto e dell’aggiudicazione definitiva per il 1° stralcio dei lavori di riqualificazione, nonché dell’affidamento del servizio di collaudo in corso d’opera: coinvolte la Krea Costruzioni e la Teknos s.r.l.. La partita resta aperta sull’indennizzo.

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Le spese riconosciute e la richiesta

Il Comune già da fine 2017 – la revoca era stata approvata in giunta ad agosto – aveva riconosciuto le spese sostenute dalla Krea in vista della firma del contratto (in Ati con Officine Leoncini) per un totale di 12 mila 972: 4 mila 500 per questioni contrattuali, poco meno di 6 mila per spese di pubblicità legale ed i restanti 2 mila 700 per il premio di garanzia fideiussoria di cauzione definitiva. Il 30 gennaio del 2018 l’Ati fece presente che la storia era diversa, avanzando una richiesta di risarcimento per 223 mila 845 euro.

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Conti diversi e danno emergente

La cifra complessiva che i tecnici hanno riconosciuto è in realta un po’ più alta. Infatti di mezzo ci finiscono anche le spese per la costituzione dell’Ati, sopralluoghi cantieri e sondaggi effettuati: si arriva a poco più di 14 mila euro. La distanza tra le parti resta elevata. Da ricordare che ciò avviene perché il Comune definisce il nuovo percorso intrapreso «tecnicamente incompatibile con l’appalto fino ad oggi espletato in quanto presuppone una diversa ed inconciliabile articolazione degli spazi e dei volumi dell’edificio teatro, come approvato dalla soprintendenza regionale».

IL METAPROGETTO APPROVATO

Decide il Tar

La partita non è chiusa in questo modo. Per la definizione dell’ammontare sarà necessario attendere l’udienza di merito del 19 novembre e lo stesso Comune non si sbilancia in merito nonostante i vari conteggi effettuati: «In quanto alla disponibilità della somma valutata per l’indennizzo all’Ati e relativo al ‘danno emergente’ documentato, valutato in 14 mila 341 euro, l’esatta consistenza deriverà dalla soluzione in ambito giudiziale del contenzioso aperto». Per ora c’è la doppia revoca per concludere la procedura, lo svincolo e restituzione delle polizze della Krea e il mandato di attivazione – avanzo vincolato – per la liquidazione del risarcimento.

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