Oltre cento denunce alle spalle per furti e rapine, 37 alias per aggirare i controlli delle forze dell’ordine, perennemente incinta – sei figli e un settimo in arrivo – proprio per evitare il carcere nonostante le numerose condanne a suo carico: questo l’identikit di una nomade 30enne, fermata a Terni dalla squadra Volante dopo che aveva la pensione ad una 89enne ternana.
La scusa La donna, insieme ad una complice di 23 anni, era riuscita ad introdursi nell’abitazione dell’anziana con una scusa – «Siamo amiche di suo nipote» – e la giovane incinta, simulando un piccolo malore, aveva chiesto un bicchiere di acqua e zucchero. Mentre l’anziana, con tutta la disponibilità del mondo, si era attivata per aiutarla, la giovane complice si era introdotta nella sua camera da letto portandosi via gli 800 euro della pensione appena ritirata.
L’allarme Dopo essersi rifocillate, le due donne sono uscite di corsa per poi salire in auto. A quel punto l’anziana si è accorta di tutto e ha chiamato il 113, descrivendo l’accaduto e le autrici del fatto. La pattuglia della Volante si è subito messa sulle loro tracce e nel giro di pochi minuti gli agenti, coordinati dal dirigente Giuseppe Taschetti, sono riusciti ad individuare l’auto, parcheggiata in una zona residenziale.
Attrezzi del mestiere Per intercettarle, è bastato attendere qualche minuto. Una volta fermate, le due nomadi, provenienti da Roma, hanno cercato di giustificarsi dicendo di essere a Terni «per fare shopping». Nell’auto, però, gli agenti hanno trovato due grossi cacciavite, una chiave inglese, una scheda di plastica – di quelle usate per aprire le porte degli appartamenti – e vari abiti per cambiarsi nell’arco della giornata.
‘Curriculum’ impressionante Ma la sorpresa è arrivata dai controlli al terminale: la 30enne è risultata fotosegnalata 102 volte, con 37 alias, denunce e condanne riportate in tutta Italia per furti e rapine, la prima della quali a Verona quando era ancora minorenne. Madre di sei figli, in attesa del settimo, era sempre riuscita ad evitare il carcere proprio in virtù del suo perenne stato di gravidanza. Anche la sua complice, per non essere da meno, aveva già al suo attivo dieci fotosegnalamenti.
Denunciate Purtroppo non è stato possibile recuperare la pensione rubata alla signora: è plausibile che le due abbiano potuto contare su un complice a cui consegnare il denaro. Sono state comunque entrambe denunciate per furto aggravato e per possesso di arnesi atti allo scasso. La 23enne è stata espulsa e accompagnata al Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria. Provvedimento che, invece, non è stato possibile adottare verso la 30enne, a causa del suo stato di gravidanza. Quest’ultima è stata raggiunta da foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno a Terni per i prossimi tre anni.
Espulsioni a raffica L’operazione fa parte di un’attività intensa e capillare di controllo del territorio da parte della polizia di Stato ternana, che negli ultimi dieci giorni ha visto impiegate varie pattuglie della squadra Volante e del reparto prevenzione crimine Umbria-Marche. Servizi che hanno portato all’allontanamento con foglio di via obbligatorio, a firma del questore di Terni, di dieci pregiudicati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, e all’espulsione, con relativo accompagnamento coattivo ai Cie di Bari, di Caltanissetta e di Trapani, di sei extra-comunitari.
Raccomandazioni In relazione a quanto accaduto all’anziana ternana, il consiglio della polizia di Stato è di evitare di aprire la porta o far entrare in casa persone sconosciute. Anche in questo caso c’è stato chi si è approfittato della disponibilità e della buonafede di una persona, per dare seguito ad intenti criminosi. Qualsiasi episodio ‘strano’, è bene che venga segnalato subito e direttamente al 113.