Terni, ‘Piazza delle mamme e dei papà’: è polemica

Lunedì in consiglio si parlerà dell’atto di indirizzo presentato da tre esponenti della Lega: si punta all’intitolazione di un luogo pubblico. Gentiletti e Filipponi attaccano

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A destra Federico Brizi

«Intitolazione di un luogo pubblico alle figure materna e paterna». È l’atto di indirizzo presentato da tre consiglieri della Lega – il capogruppo Federico Brizi, Federico Cini e Marco Cozza – che sarà discusso lunedì pomeriggio in consiglio comunale a Terni. Ed ecco che scatta la polemica.

IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 OTTOBRE: I PUNTI IN DISCUSSIONE

Francesco Filipponi

Filipponi: «Tutto ciò durante emergenza»

Il capogruppo Dem ha letto l’ordine del giorno e, tirando in ballo il coronavirus, attacca: «Durante una drammatica emergenza dovuta al diffondersi del Covid-19 (con 580 decessi registrati a livello nazionale solo in data odierna) il consiglio comunale si riunirà, udite bene, per parlare della intitolazione di un luogo pubblico alle figure materna e paterna. No, non è scherzi a parte». Un tema che fa tornare in mente lo scontro di carattere nazionale sulla dicitura ‘madre’ e ’padre’ – il leader della Lega, Matteo Salvini, da ministro dell’Interno aveva spinto per eliminare ‘genitore 1’ e ‘genitori 2’ nei documenti per i minori. Accade anche questo.

Alessandro Gentiletti

Gentiletti: «Ogni commento è superfluo»

In precedenza era stato l’esponente di Senso Civico a sottolineare la questione: «Dopo una lunga giornata, uno torna a casa, apre l’e-mail e cosa trova? L’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di lunedì. Lo scorri e, tranne un atto amministrativo in materia edilizia, tutto il resto sono atti politici, a riprova di quanto l’amministrazione non amministri questa difficilissima fase. Fra tutti gli atti di indirizzo ne spicca uno in particolare, presentato da alcuni consiglieri della Lega. L’atto ripercorre l’importanza delle figure paterna e materna, con uno stile che neanche Edoardo in ‘Natale in casa Cupiello’ avrebbe saputo immaginare per il suo Lucariello. Dice che moltissimi disagi giovanili sono dovuti alle situazioni familiari (una scoperta davvero sensazionale per il mondo della pedagogia, ne parleranno i manuali). Alla fine, il prestigioso testo prende atto che l’evoluzione tecnologica ha creato problemi ai genitori che lavorano e, con il coraggio proprio dei rivoluzionari, trova la soluzione. Chi si aspetta maggiori servizi e tutele resterà deluso. La soluzione proposta è la seguente: bisogna prendere il toro per le corna e intitolare quanto prima una piazza ‘alle mamme e ai papà’. Ogni commento è superfluo».

L’atto di indirizzo ‘contestato’

 

Federico Pasculli

Pasculli: «Maggioranza torni con i piedi per terra»

«Nel prendere atto – la nota del capogruppo M5S, Federico Pasculli – dell’ipotesi di convocazione per il prossimo consiglio comunale previsto per 16 novembre, nel leggerne l’ordine del giorno, quasi si potrebbe pensare di essere sfuggiti all’epidemia di Covid-19. Consigli sporadici che parlano di un presente che esiste solo per alcuni, negando che oggi il nostro Paese e le nostre città sono chiamate ad affrontare una situazione del tutto straordinaria come si dovrebbe. Chiediamo ai partiti di maggioranza di tornare con i piedi per terra e di convocare i futuri consigli in maniera periodica e organizzata per parlare di come affrontare la crisi a livello sanitario e non solo, di come potenziare i nostri presidi ospedalieri, di scuola, in modo puntuale e senza polemiche, di sociale, di sostegno alle famigile, della gestione delle residenze popolari, per parlare di strategie di sostegno al commercio, di trasporti, di sostegno alle persone con disabilità, di accesso alle cure, di sostegno ai più bisognosi anche tramite il supporto delle nostre farmacie, di sconto sulle soste e molto altro. Con responsabilità – conclude – c’è bisogno di un cambio passo che ancora oggi non si vede nelle sale della nostra amministrazione».

Francesco Ferranti

Ferranti: «Sorpreso, in conferenza nessun rilievo»

Sull’organizzazione dei lavori dell’assemblea comunale interviene il presidente Francesco Maria Ferranti che si dice «sorpreso dalle polemiche visto che nella conferenza dei capigruppo dello scorso 3 novembre, senza alcun distinguo è stata data indicazione di convocare due consigli comunali, uno il 9 novembre e l’altro il 16 novembre, di cui uno con soli punti politici all’ordine del giorno, per smaltire gli atti presentati dai gruppi consiliari in precedenza. Inoltre al primo punto era stato aggiunto anche un tema amministrativo».

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