La corte di appello di Perugia ha ridotto a due anni – a fronte di una condanna a due anni e otto mesi inflitta in primo grado dal gup di Spoleto con rito abbreviato – la pena nei confronti di un 64enne di Terni, accusato di violenza sessuale su una bambina di Spoleto che all’epoca dei fatti – era la fine del 2011 – aveva soltanto 8 anni.
La decisione La corte ha parzialmente riformato e quindi accolto le richieste formulate dai legali difensori dell’uomo, gli avvocati Manlio Morcella, Daniela Cecchetti e Francesca Carcascio. In base alla ricostruzione dell’accusa, l’uomo avrebbe ripetutamente approfittato della piccola – con baci sulla bocca e palpeggiamenti nelle parti intime – durante le sue visite a casa di una famiglia di Spoleto, con cui al tempo era legato da un rapporto di amicizia.
La denuncia La vicenda giudiziaria aveva preso le mosse dalle parole della bimba che aveva raccontato ai genitori degli strani comportamenti dell’uomo, di baci che andavano ben oltre il semplice affetto e degli abusi, subiti fra le mura di casa. Descrizioni riferite anche alla psicologa che l’aveva ascoltata durante l’incidente probatorio disposto dal gip in fase di indagine e che aveva valutato come «credibili» i racconti della piccola.