Terni, Briccialdi: le idee di rilancio del Comune

Il rapporto con la fondazione Carit e l’apertura ad altri possibili parnter

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Fino a novembre – ma non è escluso che si arrivi al 31 dicembre – il rapporto tra Comune di Terni e istituto musicale Briccialdi resterà invariato. C’è una delibera della giunta comunale che lo stabilisce. Ma nel frattempo, spiega il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, «si deve mettere a punto una nuova convenzione, che parta da presupposti diversi da quella attuale e che metta al primo posto gli obiettivi da perseguire e le scelte da fare per raggiungerli».

«Impresa culturale» Il presupposto da cui si parte, spiega Di Girolamo, è che «il Comune resta pienamente convinto della validità dell’offerta formativa del Briccialdi ed intende continuare a scommettere sull’idea di impresa culturale che rappresenta, ma non è più possibile pensare che quell’istituzione, che è autonoma, possa continuare ad essere sostenuta solo da palazzo Spada».

PARLA IL SINDACO LEOPOLDO DI GIROLAMO – L’INTERVISTA

I ‘soci’ E, tanto per cominciare, «è da tempo in corso una seria interlocuzione con la fondazione Carit – dice il sindaco – che è a sua volta determinata a lavorare per il potenziamento dell’istituto, ma non escludiamo certo nessuno, altre fondazioni o soggetti privati, che dovessero manifestare l’intenzione di contribuire al nostro progetto di fare ancora più grande il Briccialdi».

I fondi La nuova convenzione dovrà passare al vaglio cel consiglio comunale, ma secondo il sindaco «non ci saranno revisioni della somma che il Comune mette a disposizione dell’istituto (un milione e 340 mila euro all’anno; ndr), però il Briccialdi dovrà mettere sul tappeto una chiara spiegazione delle attività svolte e in corso, ma soprattutto impegnarsi nel redigere un piano di sviluppo che sia il più possibile dettagliato».

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