Terni, vandali e scritte: Fralic per la pulizia

Il Comune ha affidato il mini appalto da 10 mila euro per procedere con la cancellazione: in campo una società di Corciano specializzata nel lavaggio idrodinamico sostenibile

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di S.F.

Si chiama Fralic S.a.S., ha sede a Corciano ed è specializzata nella riqualificazione urbana con tecnologie di lavaggio idrodinamico ecosostenibile a base di acqua, bicarbonato e magnesio. A stretto giro – salvo ulteriori intoppi – entrerà in azione a Terni per cancellare le scritte vandaliche in giro per la città e pulire gli arredi urbani: il Comune, dopo il blocco legato all’inadempienza del primo aggiudicatario, ha affidato l’incarco per trattativa diretta. C’è una ragione: la spesa è da rendicontare alla Regione Umbria entro la fine dell’anno e c’è bisogno di muoversi.

SCRITTE E DEGRADO (GALLERY 2016)

L’iter bloccato

L’operazione rientra nell’ambito del ’Patto per Terni sicura – Tutti per la città’ e, nello specifico, nel processo di riqualificazione dell’ambiente urbano. Ma come mai siamo a tredici mesi dall’indizione della gara – ottobre 2018 – e ancora nulla è accaduto? Perché la Compagnia Grandi Appalti Pulizie s.r.l. Di Tivoli – viene riepilogato – è risultata inadempiente dopo la stipula del contratto avvenuta il 31 dicembre dello scorso anno. La società avrebbe dovuto consegnare la documentazione riguardante la formazione e le certificazioni degli operai: nonostante i solleciti partiti da palazzo Spada il materiale non è arrivato e l’amministrazione il 12 agosto ha proceduto con la risoluzione del contratto.

Il test che è piaciuto

C’era da sbrigarsi e allora gli uffici tecnici hanno messo‘alla prova’ – è la ditta del perugino ad essersi fatta avanti, già attiva anche nel capoluogo regionale – la Fralic: test superato a pieni voti per i mezzi e le tecnologie utilizzate ritenute all’avanguardia per quel che concerne la rimozione di vernici su paramenti murari. Processo completato in poche settimane per l’urgenza di eseguire i lavori oggetti di appalto. Se qualcosa dovesse andare storto ci sarebbe una conseguenza non proprio felice per il Comune: la restituzione dei 10 mila euro già incassati nel 2017. «Le tecnologie – si legge nel portale ufficiale della ditta di Corciano rispetto alla metodologia di intervento – fanno di acqua demineralizzata (altamente calamitosa verso lo sporco) ad alta temperatura e/o sotto forma di vapore saturo, in assenza di contatto fisico diretto. Non vengono utilizzate spazzole e dischi , che potrebbero deturpare-abradere la superficie che risulta essere tero-tecnologicamente non omogenea». La puliza avviene con lavaggio intensivo attraverso idro-sabbiatura con bicarmagnesio.

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