di S.F.
L’indicazione è chiara. Un contributo di 40 mila euro ad una condizione: la rendicontazione di spese non inferiore al doppio, vale a dire 80 mila euro. Si parla del capodanno in piazza a Terni e il via libera a livello di supporto finanziario è arrivato mercoledì dalla Regione.
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In sostanza la giunta Tesei ha approvato la richiesta inviata da palazzo Spada per il progetto legato al capodanno. Ma con ‘paletto’ sulla spesa complessiva: la Regione chiede che l’evento comporti un esborso complessivo non inferiore a quota 80 mila euro. Non solo: «Le attività di promozione e comunicazione dovranno essere realizzate utilizzando il nuovo brand system regionale» e che «dovranno essere strutturate in maniera tale da valorizzare anche le altre iniziative previste sul territorio regionale», viene specificato. C’è una certezza: servirà una variazione di bilancio per consentire di mettere sul piatto la cifra comunale necessaria. I tempi sono più che stretti.
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L’animazione, fuochi artificiali e countdown
Il Comune si è attivato per avere i 40 mila euro lo scorso 10 novembre inviando una Pec alla Regione. Bene, ma di cosa si tratta? «Il progetto consiste nell’animazione della città di Terni nella giornata di San Silvestro a partire dal pomeriggio sino alle prime ore del nuovo anno. Con il filo conduttore assicurato dalla musica, scelta dettata dalla volontà di assicurare un momento di coinvolgimento per tutti coloro che saranno in città dopo i lunghi anni di emergenza pandemica, saranno coinvolte band locali e un artista di levatura nazionale e, soprattutto, intergenerazionale così che famiglie, giovani e meno giovani possano godere la festa di piazza. Il momento dello scoccare della mezzanotte sarà accompagnato da un’installazione visiva con countdown e fuochi artificiali virtuali». L’obiettivo di tutto ciò è di «non disperdere i risultati dell’investimento del grande evento del capodanno Rai tenutosi a Terni lo scorso anno». Si farà in piazza Europa. Il responsabile del procedimento per la Regione è Federico Masciolini. C’è poi la firma del direttore regionale Luigi Rossetti, della dirigente Antonella Tiranti e dell’assessore Paola Agabiti. Per l’organizzazione palla alla struttura comunale. Sperando che vada meglio rispetto a ciò che è accaduto per le luminarie.