Terni: «Giunta Latini? Balletto poltrone e abbandono periferie»

Il circolo Pd borgo Bovio-Valserra, per voce del segretario Moriconi, elenca le varie problematiche della zona

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di Maurizio Moriconi
Segretario del circolo Pd borgo Bovio-Valserra

Il Circolo PD Borgo Bovio – Valserra afferma a chiare note che è ora di finirla con queste scuse di comodo da parte di chi governa la città da ormai tre anni e che perciò si deve assumere la responsabilità di una attività amministrativa che fa acqua da tutte le parti e che soprattutto evidenzia un balletto di poltrone e l’abbandono delle periferie.

A tal proposito l’attuale maggioranza che ha il timone del governo locale si è contraddistinta sino ad ora per operazioni di maquillage, che hanno avuto l’effetto di mettere tanti pannicelli caldi su una serie di problematiche irrisolte e che non si possono imputare solo al lascito della precedente amministrazione Comunale. In una dialettica democratica tesa ad operare per il bene della comunità amministrata, la maggioranza tiene le redini dell’ente locale in virtù del mandato avuto dagli elettori e la minoranza deve esercitare le funzioni di un ‘governo ombra’ nell’ottica di un confronto e di un dialogo per il bene comune.

Ma passiamo al cahiers de dolèances (lamentele, rimostranze) che i cittadini del territorio dell’ex 1° circoscrizione in più di una occasione hanno portato all’attenzione del Circolo del Pd in questione. Buche sulla sede stradale, sterpaglie, erbacce dappertutto, caditoie otturate e mancata potatura degli alberi costituiscono una vera e propria emergenza che si ripete con accentuazioni varie da via Rosselli e via Romagna sino a Cecalocco e Battiferro. In particolare si sottolinea la gravità della chiusura del Parco Rosselli che risale al 2015 , ma che questa giunta comunale a tutt’oggi non è riuscita a riaprire lasciandolo nel degrado e nel bivaccamento di alcuni malintenzionati che mettono a repentaglio l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini che abitano nei dintorni del parco.

Anche i giardini pubblici di Villaggio Achille Grandi versano in una situazione di permanente incuria e sporcizia ed erba alta e ogni tanto una volontaria del luogo provvede a ripulire questo spazio verde frequentato da anziani e bambini. L’amministrazione comunle da questo orecchio non ci sente, nonostante nella campagna elettorale del mese di giugno del 2018 l’avvocato Latini si fosse presentato in pompa magna chiedendo i voti agli astanti ed assicurando loro che avrebbe risolto tutte le problematiche sul tappeto.

Continuando in questo elenco di carenze via Tre Venezie presenta una situazione di pericolosità dovuta alla mancata potatura degli alberi con rami che sporgono pericolosamente e che in caso di maltempo mettono a repentaglio l’incolumità dei passanti e degli autoveicoli che sostano e che transitano sulla via succitata. Stessa cosa vale per strada Valserra, via Monte Totagna, strada Santa Giusta, vocabolo Toano e Prisciano. Per quanto concerne le caditoie sono otturate in tutte le zone dell’ex territorio circoscrizionale e costituiscono una vera e propria emergenza in caso di temporali, per la popolazione e si chiede alla giunta Latini di chi sia la colpa: forse del Bajon come diceva una vecchia canzone del compianto maestro Lelio Luttazzi.

In via Trevi esistono gli stessi problemi evidenziati nelle zone suddette. mentre a Rocca San Zenone al capolinea della linea 6 del bus si riscontrano problemi di ordine pubblico e di mancata sicurezza, per scontri tra gruppi di giovani specialmente nelle ore di tarda serata e tutto ciò stona con i proclami del sindaco e della sua giunta, che aveva fatto della pubblica sicurezza una delle sue bandiere, agitate a più riprese per menare la grancassa. Poi ci sono problemi annosi come la sistemazione della strada che da vocabolo Castagna conduce a Cecalocco e Battiferro ed anche qui si sollecita un intervento per ripristinare il manto stradale bucherellato ed i pezzi di massi che cadono dalle rocce ai lati della strada summenzionata.

Proseguendo in questa carrellata di carenze, arriviamo all’incrocio tra via Breda – strada della Romita – via Vulcano, dove si risconta un situazione di pericolosità per pedoni ed autoveicoli, dovuta all’entrata ed all’uscita di tir dalla porta dell’Ast. Bisognerebbe mediante contatti con i vertici Ast agire con segnaletica orizzontale e verticale, ma il tutto è fermo dal 2019 e pertanto si ritiene opportuno intervenire prima che avvenga qualche incidente grave. Sempre in via Breda gli spazi pedonali sono rovinati e quindi non possono essere percorsi, se non si vogliono correre gravi pericoli.

Altra situazione che si trascina dal 2018 è quella concernente la chiusura di via delle Officine, dove un fabbricato in multiproprietà situato alla fine della via sunnominata ed ormai diventato un rudere, non consente la riapertura al traffico della via suindicata ubicata a Prisciano. Altra situazione che non trova ancora soluzione è quella della bretella di San Carlo, opera che prima delle elezioni amministrative del 2018 risultava finanziata ed in corso di esecuzione, come risultante da contatti ed incontri con funzionari dell’Anas e con l’assessore regionale ai lavori pubblici Chianella. Dobbiamo aspettare altri due anni per tagliare un nastro prima delle elezioni amministrative del 2023?

Inoltre occorre sottolineare l’isolamento in cui versano i paesini della Valserra che sono gemme verdi incastonate nel parco di un panorama meraviglioso e che si arrampicano dopo Giuncano sulle pendici di queste bellezze naturali, ma che scontano strade dissestate e piene di crepe e di fenditure, di sterpi e di erba incolta e di rami pericolanti di alberi, in un contesto di degrado che ci fa dire che questi luoghi così belli sono dimenticati da Dio e dagli uomini.

Per adesso ci fermiamo qui , ma ci sono altre problematiche insolute. Sia chiaro a tutti che il nostro non è solo un j’accuse e che è intendimento del circolo Pd borgo Bovio-Valserra fare delle proposte dopo Ferragosto, in quell’ottica di confronto sui problemi sul tappeto nella funzione di ‘governo ombra’ per una opposizione che funga da stimolo alla maggioranza che guida in questo momento il governo locale. Poi tra circa due anni il giudice unico sarà l’elettorato che voterà nel giugno del 2023. Ai posteri l’ardua sentenza.

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