Terni: «Comune da ‘libri in tribunale’»

La provocazione viene dal vice presidente del consiglio, Federico Brizi, di Forza Italia

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di Federico Brizi
Vice presdente (FI) del consiglio comunale di Terni

L’amarezza è forte nel constatare che malgrado le continue denunce sullo stato di abbandono della città e dei borghi di pregio che la circondano, nessuno prenda provvedimenti e si rimbocchi le maniche, tutto è lasciato nel degrado assoluto.

Faccio riferimento al cimitero di Piediluco che da tempo è stato abbandonato e lo si sta facendo “morire”. I cancelli restano aperti anche di notte, diventando così la meta del pellegrinaggio dei cinghiali.

Per tentare di tamponare la situazione e per rispetto dei propri defunti, alcuni cittadini di Piediluco si sono organizzati di conseguenza per assicurare un minimo di sorveglianza e regolare l’apertura del cimitero.

Da parte dell’Amministrazione Comunale, la risposta è stata sempre la stessa: non ci sono i soldi.

Di fronte a questo muro di gomma, ho il dovere di ribadire quello che dico da sempre: se non si possono affrontare neppure le piccole spese di manutenzione, i nostri amministratori abbiano il coraggio di alzare le mani e “consegnare i libri contabili” a un commissario che faccia quadrare i conti.

Per amministrare oggi non basta essere brave persone, bisogna essere tecnici capaci di dare risposte alla comunità senza essere continuamente tirati per la giacca dall’uno e dall’altro.

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