Terni, Confartigianato: «Fiducia e realismo»

Il presidente, Giuseppe Flamini: «Dati positivi, ma noi continueremo a lavorare sui ‘però’, perché questa chiave ci aprirà ancora più strade rassicuranti»

Condividi questo articolo su

«Dati che prospettano una seppur lenta uscita dal tunnel della crisi, ci sono e ci portano a ben sperare sul futuro delle imprese che rappresentiamo, ma quelle che incontriamo ogni giorno e gli imprenditori che ogni mattina aprono i propri laboratori, uffici, cantieri, tutte le attività, si pongono ancora domande, perché la crisi ha colpito duramente tutti i settori e la necessità incombente è sapere su quali certezze e risorse si può cominciare a fare affidamento».

La relazione Il presidente di Confartigianato Imprese Terni, Giuseppe Flamini, nell’intervento di apertura dell’assemblea annuale dell’associazione, non ha nascosto – pur evidenziando i segnali positivi che si registrano – le perplessità e i timori che caratterizzano il mondo artigianale.

I dati Una fotografia dei dati reali, portati da Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato nazionale, mette in risalto «segnali importanti e positivi per ciò che riguarda il mercato del lavoro, con un forte aumento della richiesta di manodopera da parte delle imprese e con cifre che mettono l’Umbria in una posizione alta rispetto ad altre regioni. Positivi anche i dati che coinvolgono le micro e piccole imprese per le esportazioni. Criticità nella domanda pubblica e nello specifico nelle infrastrutture. Una regione così strategicamente centrale non può permettersi di non investire abbastanza proprio sui collegamenti».

Il governo Il sottosegretario del Ministero dell’economia e delle finanze – presente virtualmente, attraverso un contributo video – ha parlato di un’azione forte da parte del Governo, «attraverso la diminuzione dell’Irap ed il mantenimento di quegli incentivi che tanto hanno già fatto per la ripresa del lavoro, come gli incentivi sui contratti a tempo indeterminato». Previsti tagli su Irpef e Ires e particolari sgravi «alle imprese che investiranno». L’accesso al credito «resta ancora oggi una nota dolente», che potrà migliorare attraverso due principali interventi paralleli: uno da parte dell’Europa, ricalibrando i parametri di Basilea3 (studiati oggi per imprese di grandi dimensioni) e uno da parte degli istituti di credito, attraverso la ristrutturazione dei propri bilanci. Circa lo snellimento della burocrazia, Zanetti ha sottolineato «l’importanza di non cercare nuove regole straordinarie, ma impegnarsi straordinariamente nelle regole ordinarie già esistenti».

Sereni E ha parlato di una vera e propria «alleanza con le imprese» l’onorevole Marina Sereni, vice presidente della Camera dei Deputati: «Il governo continuerà a lavorare sullo snellimento della burocrazia per rendere la vita più facile alle imprese. Un impegno che rinnoviamo anche per permettere di evitare che troppa burocrazia agevoli comportamenti opachi e sleali nei confronti delle imprese oneste e di qualità».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli