«Il coordinamento provinciale di Forza Italia Terni chiede formalmente al consigliere Francesco Maria Ferranti di non accettare l’incarico di Vicepresidente della Provincia di Terni deliberato dal presidente Stefano Bandecchi». Questo l’esito della riunione di venerdì sera in casa FI.

C’è una lunga serie di premesse nel documento reso pubblico sabato mattina da FI: «Il consigliere Francesco Maria Ferranti è membro di diritto sia del coordinamento provinciale che di quello comunale di Forza Italia Terni, in qualità di capogruppo del partito nel consiglio comunale di Terni e nel consiglio provinciale di Terni». C’è il richiamo inoltre alla dichiarazione congiunta «rilasciata dal segretario regionale di Forza Italia, Andrea Romizi, e dal segretario provinciale, Stefano Fatale, ancor prima che la notizia fosse ufficiale, in cui si afferma ‘comunichiamo di non aver mai chiesto incarichi, precisando che chiunque accettasse ruoli si porrebbe fuori dal partito’».

Una dichiarazione che ha rappresentato «una presa di posizione netta e pubblica della dirigenza regionale e provinciale, che conferma la totale assenza di mandato politico da parte del partito. Tale comportamento si ponga in contrasto con i doveri di lealtà e di rispetto delle decisioni degli organi direttivi, come stabilito dallo Statuto del Movimento all’articolo 7» e «ogni socio è tenuto a conformarsi alle linee politiche del Movimento ed a mantenere comportamenti coerenti con i valori e le indicazioni degli organi direttivi».

Inoltre ci sono le linee politiche «espresse nella mozione congressuale comunale ‘Forza Italia per Terni. Direzione futuro’, che ribadisce il ruolo del partito come forza di opposizione all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Bandecchi, e che richiama alla necessità di una condotta coerente e intransigente verso scelte e atteggiamenti ritenuti dannosi per la città e le istituzioni locali». Infine la mozione congressuale provinciale ‘Forza Italia per l’Umbria e per l’Italia – Stabilità e competenza’, che afferma con chiarezza la necessità di garantire la coesione della coalizione di centrodestra, di evitare scelte individuali non condivise e di rafforzare la stabilità politica degli enti locali». Ad inviare il tutto è il segretario del coordinamento provinciale Stefano Fatale.
A stretto giro arriva la risposta via social di Ferranti: «Tengo in considerazione la presa d’atto, con diverse posizioni divergenti, espressa venerdì sera dal mio partito che indica di non accettare la scelta del presidente Bandecchi. Considerando anche il malcontento emerso per i risultati degli ultimi anni e l’invito di diversi dirigenti ad accettare, ritengo debba essere ascoltata anche la posizione del partito a livello regionale. Ho in tal senso chiesto al coordinatore Romizi di inserire questo tema in una prossima convocazione del coordinamento regionale».