
Piazza dell’Olmo, è ancora confronto. Non è emerso nulla di nuovo in consiglio comunale in merito alla discussione per gli interventi di somma urgenza da oltre 41 mila euro, necessari dopo la tromba d’aria dello scorso 27 luglio: si è ancora in attesa della perizia tecnica sulla parte di tensostruttura rimasta in piedi. Per il resto il quadro è tratto, urge la copertura. C’è stato dibattito e tra gli interventi più interessanti c’è stato quello del consigliere Paolo Cicchini: poco politico e più di ‘pancia’.
MANUTENZIONE ORDINARIA PIAZZA DELL’OLMO, SI CAMBIA
La dignità delle piazze
Il consigliere della Lega ha preso la palla al balzo per affrontare il tema in via generale: «Quanto è accaduto in piazza dell’Olmo dovrebbe essere di insegnamento per ciò che accadrà in futuro. Non è più possibile determinare situazioni come quelle: le piazze di Terni – il nocciolo della questione – hanno una loro storia e va rispettata. Piazza dell’Olmo, cuore pulsante della tradizione maggiaiola, doveva essere struttura e arredata in modo diverso. Le è stato dato un significato che non doveva avere e si è tirato in ballo un architetto che stimo molto come Alessio Patalocco: non è vero – ha puntualizzato – che la sua arte sia un qualcosa di incomprensibile, è un perfetto lavoro di arte moderna dove sostanzialmente si fondano architettura e scultura. Non si può dare la colpa a lui, ma a chi ha ha consentito tutto ciò. Occorre ridare ad ogni strada e piazza di Terni la sua dignità». Con esempio finale: «Piazza Solferino per la ‘balena’, uno scivolo per i ragazzini. Le tradizioni vanno rispettate».
PIAZZA DELL’OLMO, SERVE LA COPERTURA

L’incertezza ed il concorso di idee
Tra pochi giorni arriverà la perizia sulla tensostruttura ‘sopravvissuta’: «Prendersela con la struttura sarebbe sbagliato. Cosa si vuol fare per la parte rimasta in piedi?», le parole di Alessandro Gentiletti di Senso Civico. «Quella piazza – ha ribadito Michele Rossi di Senso Civico – era priva di un serio di piano di manutenzione, tutto lasciato alla buona volontà dei privati che ne usufruivano. Ed è un errore gravissimo che ha portato al deterioramento». Sponda FI si è esposto Francesco Maria Ferranti: «Arredo sui generis. Spero che il Comune proceda aprendo ai concorsi di idee con i privati per il futuro». Il vicesindaco Salvati sul nodo gestione – in commissione ne aveva parlato il tecnico Federico Nannurelli – ha voluto sottolineare che all’epoca «fu fatto un accordo con gli operatori, dagli errori del passato si impara e gli strumenti saranno altri».