Terni e Verona amiche grazie a San Valentino

«Bussolengo ‘custode’ dei più antichi affreschi esistenti sul Santo». Uno degli appuntamenti dell’Istess per gli eventi valentiniani

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Proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, incontri di formazione ecumenica, meeting di poesia e un seminario filosofico incentrato sul tema dell’umanità. Inoltre, un ‘patto di amicizia’ con il Comune di Bussolengo, in provincia di Verona che, oltre ad avere Valentino come patrono, conserva nella chiesa a lui intitolata i più antichi affreschi esistenti sul Santo. Tutto questo nel cartellone messo in piedi dall’Istituto di studi teologici e storico-sociali di Terni (Istess) per la festa di San Valentino.

Seminario filosofico Il programma – che rientra nel progetto di ‘Formazione permanente’ dell’Istess, sostenuto dalla fondazione Carit – si aprirà il 12 febbraio con l’inaugurazione del 17esimo seminario filosofico che vedrà il giovane filosofo Giacomo Petrarca affrontare il tema ‘Ritratti della natura umana tratteggiati da alcuni grandi pensatori’. Il seminario proseguirà tutti i venerdì tra il museo Diocesano e il Cenacolo San Marco fino all’8 aprile.

Formazione permanente «Il seminario, che da anni riscuote un grande successo tra gli studenti delle scuole superiori, quest’anno per la prima volta si apre anche agli adulti», ha spiegato Stefania Parisi, direttore dell’Istess. «Tutti gli incontri, sia le conferenze che i laboratori, saranno infatti aperti a chiunque sia interessato, previa iscrizione». Il progetto di formazione permanente «proseguirà anche dopo la festa di San Valentino: oltre a cineforum, proiezioni in carcere, e anteprime cinematografiche organizzate con ‘Popoli e Religioni’, abbiamo in programma anche una trasferta a Bussolengo per visitare la chiesa di San Valentino e un convegno sulle eresie a Miranda».

Verona e San Valentino Il corso di formazione ecumenica, organizzato in collaborazione con l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo della Diocesi, la parrocchia ortodossa-rumena e la Chiesa valdese-metodista, si aprirà invece martedì 16 al Cenacolo San Marco e proseguirà fino a metà giugno. Tra gli altri appuntamenti in programma a febbraio, ha aggiunto Stefania Parisi, «un incontro sull’Isis con Matteo Bressan sabato 20 febbraio e, il giorno di San Valentino, l’anteprima del film ‘Figli di Maam’ di Paolo Consorti, con Luca Lionello, Alessandro Haber e Franco Nero. Particolarmente importante per la riscoperta del Santo patrono, sarà infine l’incontro di domenica 28 febbraio al Cenacolo San Marco alle 17, con il sindaco e l’assessore alla cultura del Comune di Bussolengo, in provincia di Verona. Bussolengo, infatti, oltre ad avere Valentino come patrono della città, conserva nella chiesa a lui intitolata i più antichi affreschi esistenti sul Santo. Dipinti che comprendono anche ben tre cicli sulla sua vita».

La fondazione Carit «L’Istess, sotto la direzione di Stefania Parisi, è diventato garanzia di qualità e fonte di crescita per la cultura a Terni», ha commentato il presidente della fondazione Carit, Mario Fornaci. «Come Fondazione abbiamo sempre sostenuto le sue iniziative e in particolare il festival cinematografico ‘Popoli e Religioni’, che mi auguro diventi un’eccellenza dell’Umbria meridionale, assumendo sempre maggiore valenza. Da presidente in scadenza spero che chi verrà dopo di me continuerà a sostenere e promuovere queste importanti attività».

«Terni deve risollevarsi» Il vescovo Giuseppe Piemontese, sfogliando il programma, ha ammesso di perdersi tra i tanti eventi, «rischiando quasi di far fare indigestione agli appassionati. Di appuntamenti ce ne sono davvero tanti, anche se quelli dell’Istess fanno la parte del ‘Leone’. D’altra parte – scherza il vescovo – non a caso siamo in via del Leone». Dalle proposte, conclude però Giuseppe Piemontese, «emergono non solo contenuti, ma un modo di porsi di fronte alla vita, fatto di dialogo, ricerca e confronto. La città di Terni ha bisogno di una grande riflessione per risollevarsi e trovare altri orizzonti. Ha bisogno di utopie per non ripiegarsi in un fluire rassegnato. E’ un’operazione che tutti siamo chiamati a fare per andare oltre».

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